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Covid. Ema inizia valutazione vaccino Moderna per under 6 anni. Probabile in autunno nuovi vaccini adattati alle varianti


Lo ha annunciato il capo della task force vaccini dell'Agenzia europea del farmaco Marco Cavaleri in una conferenza virtuale con i giornalisti che ha anche evidenziato come la “situazione nell'Ue si è stabilizzata, ma i casi nel mondo sono ancora milioni e la pandemia non è finita”. E ancora: “Al momento c'è bisogno di monitorare attentamente la diffusione delle sottovarianti di Omicron BA.4 e BA.5 in Sudafrica”.

05 MAG -

“Attualmente l'Ema ha cominciato a esaminare la domanda di autorizzazione di Moderna per estendere l'uso del suo vaccino anti-Covid, lo Spikevax, ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni”. È quanto ha affermato il capo della task force vaccini dell'Agenzia europea del farmaco Marco Cavaleri in una conferenza virtuale con i giornalisti. “Abbiamo appena cominciato la valutazione della domanda di Moderna, si tratta della prima per questa fascia d'età”, ha dichiarato Cavaleri.

Ma non solo da Ema arrivano notizie anche su nuovi vaccini adattati alle varianti. C'è una probabilità “abbastanza alta” di vedere approvato entro settembre a livello Ue il primo vaccino anti-Covid adattato alle varianti. ”Non è un mistero - ha aggiunto Cavaleri - che quelli più avanti al momento siano i vaccini mRna”. Ema e gli altri regolatori internazionali - ha precisato Cavaleri - daranno l'approvazione solo a prodotti che dimostrino la loro sicurezza e la loro superiorità rispetto a quelli attualmente in uso nel contrastare Omicron” e le varianti più recenti del virus che causano il Covid. “La nostra priorità è assicurare l'approvazione di vaccini adattati entro settembre al più tardi, in modo da poter cominciare la campagna vaccinale nell'Ue in autunno”.

Per quanto riguarda la curva epidemica il membro Ema ha evidenziato come “la situazione nell'Ue si è stabilizzata, ma i casi nel mondo sono ancora milioni e la pandemia non è finita. Il Covid continuerà ad avere un impatto sulle nostre vite, dobbiamo restare vigili in caso di un nuovo aumento dei casi il prossimo inverno”. Al momento, ha detto ancora Cavaleri, “vanno monitorate attentamente le sottovarianti di Omicron BA.4 e BA.5 che si diffondono in Sudafrica e in altre regioni per capire se possano portare a un aumento dei casi anche nell'Unione europea”.



05 maggio 2022
© Riproduzione riservata

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