Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 21 MAGGIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Il rumore degli aerei aumenta il rischio di dormire meno di sette ore


Il rumore provocato da un aereo, anche se ridotto a pochi decibel, incide profondamente sul riposo delle persone che ne sono maggiormente esposte. A questa conclusione è giunta una ricerca USA che ha confrontato l’esposizione al rumore degli aerei e i disturbi del sonno auto-riferiti da oltre 35mila infermiere del Nurses’ Health Study, uno studio tuttora in corso in cui i partecipanti, dal  1976, completano dei questionari ogni due anni.

03 MAG - L’esposizione a livelli anche moderati di rumore di aerei, pari a 45 decibel – per confronto, un sussurro misura 30 decibel e una conversazione normale a casa è pari a 50 decibel – non consente di assicurarsi almeno sette ore di sonno a notte. È la conclusione cui è arrivata una ricerca pubblicata su Environmental Health Perspectives da un team della Boston University School of Public Health e dell’Oregon State University (USA).

Il team americano ha confrontato l’esposizione al rumore degli aerei e i disturbi del sonno auto-riferiti da oltre 35mila infermiere del Nurses’ Health Study, uno studio in corso in cui i partecipanti, dal 1976, completano dei questionari ogni due anni,. I ricercatori ha esaminato i livelli di rumore degli aerei ogni cinque anni, dal 1995 al 2015, concentrandosi su una stima notturna, quando le persone dormono, e su una diurna, che corrisponde a quella applicata anche per le politiche sul rumore degli aeroplani, con la soglia di un impatto significativo che supera i 65 decibel. Le soglie sono state associate ai codici postali della residenza degli infermieri.

Dopo aver tenuto conto di vari fattori, come dati demografici, stile di vita e comorbidità, i risultati hanno mostrato che le probabilità di dormire meno di sette ore aumentavano con l’aumentare dell’esposizione al rumore degli aerei. Tuttavia, non è stata trovata alcuna associazione tra il rumore degli aerei e la qualità del sonno. “Le attuali lacune nella conoscenza di questi aspetti potrebbero essere colmate includendo in questi studi, in futuro, altri gruppi, come bambini e uomini, e metriche più dettagliate, magari usando sistemi di monitoraggio indossabili”, ha spiegato Matthew Bozigar, della Oregon State University e autore senior dell’indagine.

Fonte: Environmental Health Perspectives 2023

03 maggio 2023
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy