Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 18 MAGGIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Colon irritabile nei bambini. Stilate le prime linee guida italiane


Negli ultimi 20 anni in Italia questa condizione è stata la causa di visite e accertamenti sul 5-10% dei piccoli. Con un costo stimato per il Ssn di 2.500-3.500 euro annui  per paziente. Ecco le regole stabilite da Sigenp, Sip, Sige e Singem per evitare esami e terapie inutili per un disturbo dalle cause ancora per molti aspetti sconosciute

08 APR -

Dolore addominale, alterazioni della funzione intestinale di intensità e frequenza variabili: sintomi che possono avere una ricaduta significativa sulla qualità di vita dei bambini e creare allarme nei genitori.

Parliamo del Colon irritabile nei bambini, una condizione che negli ultimi 20 anni in Italia questa condizione è stata la causa di visite e accertamenti sul 5-10% dei piccoli. Con un costo stimato per il Ssn di 2.500-3.500 euro annui per paziente.

Ecco quindi che arrivano ora le prime Linee guida italiane per affrontarlo efficacemente e senza sprechi. Il documento è frutto di in lavoro congiunto di Sigenp (Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica), Sip (Società Italiana di Pediatria), Sige (Società Italiana di Gastroenterologia e Endoscopia) e Singem (Società Italiana di Neurogastroenterologia).

“C’è oggi un grande interesse mediatico, con coinvolgimento del mondo farmaceutico, attorno ai pazienti pediatrici con colon irritabile anche noto come IBS, Inflammatory Bowel Syndrome – spiega il professor Claudio Romano, presidente Sigenp – per questo la nostra società scientifica, insieme Sip, Sige e Singem, ha deciso di fare chiarezza producendo un documento di facile fruizione rivolto in particolare alla medicina del territorio. L’obiettivo primario di queste nuove linee guida è quello di limitare sia il ricorso indiscriminato ad esami invasivi e inutili sia l’utilizzo di farmaci somministrati senza chiare indicazioni”.

Insomma, fare ordine e uniformare. “Queste linee guida suggeriscono un approccio diagnostico basato primariamente sulla valutazione dei sintomi e forniscono indicazioni semplici e chiare sulla gestione del paziente che, in prima istanza, prevede accorgimenti dietetici e un supporto psicosociale, generalmente sufficienti a gestire i sintomi del bambino con IBS – afferma il promotore delle linee guida, professor Giovanni Di Nardo, Associato di Medicina dell’Università La Sapienza di Roma – e poi, solamente in casi selezionati e sotto supervisione specialistica, può essere indicato un trattamento farmacologico”

Sierologia per la celiachia, calprotectina fecale e proteina C reattiva sono le uniche semplici indagini di laboratorio indicate nel bambino con sintomatologia suggestiva di IBS. La consensus non consiglia i test per intolleranze e allergie; la colonscopia è raccomandata solo nei pazienti con segni di allarme. “È importante ribadire che per quanto riguarda i trattamenti, raccomandiamo fortemente l’approccio dietetico e psicologico; le terapie farmacologiche sono da riservare a casi molto selezionati e solo sotto la supervisione specialistica – spiega il professor Romano - Inoltre abbiamo messo a punto raccomandazioni specifiche per fare chiarezza sull’uso degli integratori”.

“Il costante aumento dell’impegno richiesto al Ssn per il ricorso improprio ad accertamenti, spesso di terzo livello ed invasivi, per esempio l’endoscopia, e a terapie indiscriminate, anche in autoprescrizione, ha reso necessario lo sviluppo di linee guida specifiche per l’età pediatrica volte a fornire raccomandazioni chiare sulla gestione dell’IBS basate sulle attuali evidenze – commenta il dottor Renato Tambucci pediatra all’Ospedale Bambino Gesù di Roma - Non si sa quale sia la causa precisa del colon irritabile del bambini, ma recenti evidenze suggeriscono che interazioni tra cervello e intestino giochino un ruolo determinante perciò una accurata anamnesi e una visita clinica approfondita sono gli elementi chiave per formulare la diagnosi. È importante eseguire un approfondito colloquio con la famiglia per rassicurare circa la benignità della condizione, e la rincorsa verso accertamenti e terapie inutili possono essere solamente fonte di ulteriore stress”.



08 aprile 2024
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy