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Oblio oncologico. Airtum: “I dati dei registri tumore dimostrano che si guarisce anche in meno di 10 anni”  


L’Associazione Italiana dei Registri Tumore sulla tabella che individua le patologie neoplastiche: “Una tabella realizzata sulla base delle elaborazioni dei dati prodotti dalla rete dei Registri Tumori Italiani” coordinata dalla stessa Airtum, che sottolinea come il lavoro svolto e le evidenze emerse abbiano fornito “un contributo sostanziale al fine di eliminare le discriminazioni che subiscono le persone con un vissuto di malattia oncologica”.

08 MAG - La tabella pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 24 aprile 2024 in cui si individuano le patologie neoplastiche per le quali il diritto all’oblio oncologico viene garantito al cittadino anche prima che siano trascorsi 10 anni dalla fine del trattamento (che si riducono a 5 anni quando la diagnosi di neoplasia precede il 21° compleanno), è il prodotto di un importante lavoro di analisi dei dati che ha fornito evidenze chiare. A sottolinearlo è l’Associazione Italiana dei Registri Tumore (Airtum).

La tabella, spiega l’Associazione, è stata realizzata “sulla base delle elaborazioni dei dati prodotti dalla rete dei Registri Tumori Italiani coordinata dall’Associazione Italiana dei Registri Tumore (Airtum), che garantisce in atto una copertura di circa l’84% della popolazione residente nel nostro paese. E’ dal 2010 che Airtum sostiene questo importante filone di ricerca epidemiologica, coordinato dal Registro Tumori del Friuli Venezia Giulia, che ha prodotto evidenze che dimostrano come dalle malattie oncologiche si possa guarire, fornendo quindi un contributo sostanziale al fine di eliminare le discriminazioni che subiscono le persone con un vissuto di malattia oncologica”.

“Per alcune patologie oncologiche, come ad esempio i tumori maligni del testicolo, del colon-retto o della mammella, laddove diagnosticati in stadio precoce, il diritto all’oblio decorre anche a partire da 1 anno dopo l’intervento chirurgico o la fine delle terapie. Per alcuni tipi di leucemie e per i tumori dell’utero sono sufficienti anche 5 o 6 anni”, spiega il Prof. Fabrizio Stracci, presidente di Airtum.

“A questo importante risultato – aggiunge - si è pervenuti anche grazie alla determinazione e alla dedizione messe in campo dai professionisti che operano presso i registri tumore di popolazione che aderiscono al network scientifico di Airtum, un bagaglio di competenze multidisciplinari e multiprofessionali che, con rigore metodologico e grazie a un percorso di accreditamento alla qualità basato su standard internazionali, garantiscono la produzione di indispensabili indicatori epidemiologici a supporto della sanità pubblica italiana e, in particolare, della sorveglianza epidemiologica della patologia oncologia e dei processi di pianificazione degli interventi di prevenzione e di organizzazione delle reti oncologiche e dei percorsi di presa in carico dei pazienti oncologici”.

08 maggio 2024
© Riproduzione riservata

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