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Alzheimer. I governi del mondo si uniscono contro l’emergenza demenza


Si chiama “Global Alzheimer’s and Dementia Action Alliance” è il primo organismo che unirà istituzioni pubbliche, organizzazioni private e mondo del non-profit a livello mondiale per combattere l'emergenza demenza. La Federazione Alzheimer Italia presente alla nascita dell’Alleanza come unico rappresentante italiano.

06 GIU - È nata la “Global Alzheimer’s and Dementia Action Alliance” (Alleanza Globale della malattia di Alzheimer e della Demenza), il primo organismo che unirà istituzioni pubbliche, organizzazioni private e mondo del non-profit a livello globale per affrontare una sfida comune: combattere il dramma, divenuto oramai grave emergenza, della demenza.
La Federazione Alzheimer Italia, a fianco di ADI (Alzheimer’s Disease International), è unica testimone italiana della nascita dell’Alleanza.
 
Durante l’Assemblea Mondiale della Sanità (l’incontro annuale dei 193 Paesi membri dell’OMS) dello scorso 19 maggio a Ginevra presso il Palazzo dell’ONU, ADI insieme ad Alzheimer’s Society (Inghilterra, Galles, Irlanda del Nord) e al Dipartimento di Sanità inglese hanno annunciato la nascita della “Global Alzheimer’s and Dementia Action Alliance”, che mira a promuovere la collaborazione a livello mondiale tra i governi, le Ong internazionali, le associazioni e gli enti, nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica, combattere lo stigma che questa malattia reca con sé e coordinare le azioni per migliorare la cura e i servizi per le persone affette da Alzheimer e altre demenze.
 
Sono stimate in 44 milioni le persone affette da demenza nel mondo e ogni anno sorgono 7,7 milioni nuovo casi. L’OMS ritiene che questi numeri raddoppieranno ogni venti anni. Il costo complessivo è pari all’1% del PIL mondiale (ovvero 604 miliardi di dollari).
“Di fronte a queste cifre, nessuna nazione e nessuna organizzazione può ignorare il problema” sostiene Gabriella Salvini Porro, presidente Federazione Alzheimer Italia. “Come maggiore organizzazione italiana non profit dedicata alla cura e all’assistenza dei malati di Alzheimer e dei loro familiari, abbiamo avvertito l’urgenza e il dovere di presenziare all’incontro di Ginevra. E, come unici rappresentanti italiani, ci facciamo ora portavoce all’interno del nostro Paese delle esigenze e delle decisioni internazionali. Chiediamo quindi alle istituzioni, alle associazioni e agli enti che si occupano di demenza di lavorare concretamente insieme per mantenere le promesse prese a Londra 5 mesi fa. Le famiglie dei malati si aspettano che queste promesse siano mantenute”.
 
L’Alleanza nasce infatti in risposta a quanto deciso dai leader mondiali nello storico vertice del G8 sulla Demenza dello scorso dicembre a Londra, in cui sono state decise le misure da intraprendere per affrontare l’epidemia mondiale della demenza. In quella sede il Primo Ministro britannico David Cameron aveva dichiarato: “Non importa dove voi viviate, la demenza ruba le vite e distrugge le famiglie. È per questo che noi siamo qui riuniti e siamo determinati a sconfiggerla. Abbiamo combattuto la malaria, il cancro, l'Aids e ora voglio che l'11 dicembre 2013 sia ricordato come il giorno in cui è iniziata la lotta mondiale alla demenza”.
 
Tra gli impegni presi dai Membri del G8: sviluppare un piano internazionale e aumentare i finanziamenti per la ricerca al fine di identificare entro il 2025 una cura o terapia che modifichi il decorso della malattia; creare una nuova figura di Responsabile Mondiale sulla Demenza a sostegno di un approccio innovativo che coordini le esperienze e gli sforzi di tutti i Paesi coinvolti; invitare l’OMS e l’OCSE a dichiarare la demenza una minaccia per la salute pubblica e sostenere i Paesi a incidere sui loro sistemi sanitari e sociali al fine di migliorare l’assistenza e i servizi alle persone con demenza.
 
Marc Wortmann, direttore esecutivo di ADI, ha commentato al termine dell’Assemblea di Ginevra: “L’Alleanza è il primo passo a livello internazionale per unire insieme governi, settore sanitario e sociale, organizzazioni non profit e società civile per affrontare la sfida della demenza”.
 
Conclude la presidente Salvini Porro: “Con convinzione ed energia entriamo a far parte di questo gruppo insieme ad ADI per continuare nella nostra lotta quotidiana che ha un doppio obiettivo: la conoscenza sempre maggiore della malattia di Alzheimer e l’abbattimento dello stigma vissuto dai malati e dai loro familiari. Auspichiamo che l’Italia - intesa in senso ampio come insieme di istituzioni, organizzazioni, società civile - acquisisca sempre maggiore consapevolezza  e sappia prendere sempre più a cuore il dramma che vive questo milione di famiglie nel nostro Paese”.

06 giugno 2014
© Riproduzione riservata

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