Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 26 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Pancreas artificiale. Efficace anche nei pazienti con diabete tipo 2

di Kathryne Doyle

Secondo uno studio statunitense, il sistema di rilascio di insulina a circuito interamente chiuso è altrettanto in quelli con diabete di tipo 2 ricoverati in una struttura ospedaliera.”Il cosiddetto pancreas artificiale monitora i livelli di glicemia e aumenta o riduce conseguentemente il rilascio di insulina, avvicinandosi al funzionamento di un pancreas sano”, scrivono i ricercatori su The Lancet Diabetes and Endocrinology.

21 NOV - (Reuters Health) – Secondo uno studio statunitense, il sistema di rilascio di insulina a circuito interamente chiuso – che già si è dimostrato efficace in pazienti con diabete di tipo 1 – è altrettanto in quelli con diabete di tipo 2 ricoverati in una struttura ospedaliera.”Il cosiddetto pancreas artificiale monitora i livelli di glicemia e aumenta o riduce conseguentemente il rilascio di insulina, avvicinandosi al funzionamento di un pancreas sano”, scrivono i ricercatori su The Lancet Diabetes and Endocrinology.

I ricercatori hanno arruolato 40 adulti con diabete di tipo 2, in terapia insulinica nei reparti di medicina generale dell’Addenbrooke’s Hospital di Cambridge. La metà ha ricevuto l’insulina tramite un sistema a circuito chiuso, l’altra metà si è sottoposta alle iniezioni tradizionali per tre giorni. Il pancreas artificiale contiene un sensore della glicemia inserito sottopelle, che effettua rilevamenti ogni 1-10 minuti e usa le informazioni per determinare quanta insulina rilasciare. I pazienti con pancreas artificiale hanno trascorso circa il 60% dei tre giorni di studio nel range glicemico target, rispetto a una media del 38% nel gruppo di controllo. Non si sono verificati episodi di severa iperglicemia o ipoglicemia, né altri eventi avversi legati ai dispositivi nei due gruppi.
 
“Attualmente usiamo il sistema a circuito chiuso in persone con diabete di tipo 2 ricoverate”, ha spiegato Roman Hovorka dei Metabolic Research Laboratories dell’Università di Cambridge, principale autore dello studio. “Il controllo della glicemia in ospedale spesso non è ottimale e il nostro scopo è migliorarlo mentre le persone sono ricoverate per vari motivi, tra cui il trattamento delle complicazioni del diabete”.

Fonte: Lancet Diabetes and Endocrinology 2016

Kathryne Doyle

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

21 novembre 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy