EULAR 2010: Tocilizumab efficace contro l’artrite idiopatica giovanile a esordio sistemico
L’anticorpo monoclonale di Roche ha dimostrato di migliorare nell’85% dei pazienti trattati i segni e i sintomi di questa grave malattia infantile per la quale attualmente non esistono terapie approvate.
21 GIU - “C’è una fondamentale necessità di nuove terapie per i bambini affetti da artrite idiopatica giovanile a esordio sistemico, una malattia che provoca effetti debilitanti e che minaccia la vita dei piccoli pazienti. E questi dati aprono uno spiraglio molto incoraggiante”. Così , Hal Barron, a capo del Global Development e Chief Medical Officer di Roche ha commentato i risultati dello studio TENDER, presentati nel Congresso Eular.
La ricerca, un trial di fase III che ha valutato l’efficacia di tocilizumab in pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile a esordio sistemico, ha evidenziato che che l’85% dei pazienti ha ottenuto, a seguito di tre mesi di terapia con tocilizumab, il 30% di miglioramento dei segni e dei sintomi della patologia, oltre all’assenza di febbre (una caratteristica primaria di questa forma di artrite) a confronto con il 24% dei pazienti trattati con placebo. Ulteriori dati hanno dimostrato che il 70% dei pazienti ha ottenuto il 70% di miglioramento e il 37% ha raggiunto il 90%. Inoltre quasi due terzi dei pazienti non hanno presentato eruzioni cutanee dopo tre mesi di terapia.
“La straordinaria efficacia di tocilizumab conferma che è stato fatto un importantissimo passo avanti nel trattamento della patologia poiché promette di avere un impatto significativo sulla vita di questi bambini”, ha aggiunto Barron.
L’artrite idiopatica giovanile a esordio sistemico è una grave forma di artrite giovanile per la quale non esistono attualmente terapie specifiche approvate e che viene trattata con alte dosi di corticosteroidi per controllare i sintomi sistemici.
Insorge tra i i 18 mesi e i due anni ed è caratterizzata da artrite cronica, accompagnata da febbre intermittente, eruzioni cutanee, anemia, ingrossamento del fegato e/o della milza e infiammazione dell’endocardio e/o del mesoltelio.
21 giugno 2010
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