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Morbillo. Iss: nel 2019 registrati 1627 casi, mille in meno rispetto al 2018


Tutte le Regioni hanno segnalato casi nel periodo considerato, ma il 58% si è verificato in Lazio e Lombardia. L’86% dei casi non era vaccinato al momento del contagio e il 31% ha manifestato almeno una complicanza. Oltre il 60% dei casi si è verificato in persone tra 15 e 39 anni di età ma l’incidenza più elevata è stata registrata nella fascia di età 0-4 anni. Nel 2019 si è registrato anche un decesso. IL BOLLETTINO

30 GEN - Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019 sono stati segnalati, al sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, 1627 casi di morbillo (di cui 14 nel mese di dicembre). Tutte le Regioni hanno segnalato casi nel periodo considerato, ma il 58% si è verificato in Lazio e Lombardia. L’86% dei casi non era vaccinato al momento del contagio e il 31% ha manifestato almeno una complicanza. Oltre il 60% dei casi si è verificato in persone tra 15 e 39 anni di età ma l’incidenza più elevata è stata registrata nella fascia di età 0-4 anni. Nel 2018 i casi erano stati 2.681.
 
Oltre il 60% dei casi si è verificato in persone tra 15 e 39 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata si è verificata nella fascia 0-4 anni, in cui sono stati segnalati 174 casi (10,7% dei casi totali), di cui 62 aveva meno di un anno di età (incidenza sotto l’anno di età: 141,5 casi/1.000.000).
 
Il 49,5% dei casi si è verificato in persone di sesso femminile. Lo stato vaccinale è noto per 1.493/1.627 casi; di questi, l’86,2% (n=1.287) era nonvaccinato al momento del contagio, l’8,7% aveva effettuato una sola dose, il 2, 5% aveva ricevuto due dosi e il 2,6% non ricorda il numero di dosi. Il 31,1% dei pazienti (n=506) ha riportato almeno una complicanza.
 
La complicanza più frequente è stata la diarrea, seguita da epatite/aumento delle transaminasi, e cheratocongiuntivite. Il 5% dei casi ha sviluppato una polmonite.
 
Sono stati segnalati tre casi di encefalite, rispettivamente in due persone adulte non vaccinate (27 e 28 anni di età), e in un bambino sotto l’anno di età.
 
Nel mese di febbraio 2019 è stato segnalato un decesso per complicanze respiratorie del morbillo, in una persona adulta (45 anni) non vaccinata, con patologie concomitanti. Il 46,2% dei casi di morbillo segnalati è stato ricoverato e un ulteriore 25,6% si è rivolto ad un Pronto Soccorso
 
Sono stati segnalati 96 casi tra operatori sanitari (età mediana 31 anni), di cui il 75% era non vaccinato, e 43 casi tra operatori scolastici, di cui il 79% non vaccinato.

30 gennaio 2020
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