Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 29 APRILE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Allenamenti moderati o intensi aumentano consumo ossigeno nei pazienti con insufficienza cardiaca

di Lisa Rapaport

Uno studio clinico randomizzato condotto in Germania indica che i pazienti con insufficienza cardiaca che hanno una frazione di eiezione preservata possono ottenere miglioramenti in termini di massimo consumo di ossigeno con un allenamento a intervalli ad alta intensità (HIIT) o con un’attività fisica continua moderata.

10 FEB - (Reuters Health) – Un gruppo di ricercatori del Center for Sports Cardiology presso lo University Hospital Klinikum rechts der Isar della Technical University of Munich – guidati da Martin Halle– ha assegnato 180 pazienti sedentari con insufficienza cardiaca cronica stabile a seguire un allenamento a intervalli ad alta intensità (HIIT) nella misura di 3 x 38 minuti a settimana, un allenamento continuo moderato (5 x 40 minuti a settimana), mentre il gruppo di controllo ha seguito le normali linee guida sull’attività fisica.
 
L’assegnazione è avvenuta in rapporto di 1:1:1. I partecipanti nei due gruppi di esercizio hanno effettuato allenamenti sotto la supervisione di un tecnico per tre mesi in una clinica, seguiti da nove mesi di workout a casa tramite telemedicina. L’obiettivo primario dello studio era valutare il massimo consumo di ossigeno a tre mesi e i ricercatori hanno fissato una differenza minima clinicamente importante tra i gruppi a 2,5 ml/kg/min.

A tre mesi è stata osservata una differenza statisticamente significativa nel massimo consumo di ossigeno rispetto al basale tra i gruppi HIIT (1,1 ml/kg/min) e allenamento continuo moderato (1,6 ml/kg/min) e tra entrambi i gruppi e il gruppo di controllo, il cui consumo massimo di ossigeno medio si è ridotto (-0,6 ml/kg/min). Tuttavia, nessuno dei confronti si è rivelato significativo a 12 mesi.

“Un HIIT eseguito tre volte a settimana ha avuto la stessa efficacia dell’allenamento continuo moderato cinque volte a settimana”, osserva Martin Halle, autore principale dello studio. “Gli adattamenti metabolici e funzionali indotti durante l’esercizio sono attivati principalmente dall’intensità, e superiore è lo sforzo, maggiori sono gli effetti sul metabolismo delle proteine, sulle miochine, ecc. Ciò ha un senso poiché più si provoca uno squilibrio, più le cellule sono forzate ad adattarsi”.

A tre mesi, 45 soggetti (80,4%) nel gruppo HIIT e 42 soggetti (76,4%) nel gruppo dell’allenamento continuo moderato avevano partecipato ad almeno il 70% delle sessioni di esercizio in clinica. Nel gruppo dell’HIIT, i partecipanti hanno completato una mediana di 2,5 sessioni o 96 minuti di esercizio a settimana nei primi tre mesi presso la clinica, mentre nel gruppo dell’allenamento continuo moderato hanno seguito una mediana di 4,4 sessioni o 176 minuti a settimana.
 
Quando i partecipanti hanno ricevuto il training a casa, la partecipazione mediana si è ridotta a 2,0 sessioni a settimana nel gruppo HIIT e a 3,6 sessioni a settimana nel gruppo dell’allenamento continuo moderato. Nel complesso, 102 pazienti (58%) hanno avuto eventi avversi, di cui 52 (30%) di grado grave. Non è stata rilevata alcuna differenza nei tassi di eventi avversi gravi tra il gruppo HIIT e quello dell’allenamento continuo moderato.

La sindrome coronarica acuta è stato l’evento avverso cardiovascolare più comune, seguito da un peggioramento dell’insufficienza cardiaca e da fibrillazione atriale. Un decesso per cause cardiache si è verificato nel gruppo HIIT, ma non era correlato al training.

Fonte: JAMA

Lisa Rapaport

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

10 febbraio 2021
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy