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Dagli applausi all’indifferenza, la parabola degli operatori delle Long term care dopo il Covid. Ma ora l’Ocse suona l’allarme: “Vanno riconosciuti e pagati di più”


Si intitola “Beyond Applause? Improving Working Conditions in Long-Term Care” (Dopo gli applausi? Migliorare le condizioni di lavoro nell'assistenza a lungo termine) ed è un lungo rapporto con il quale l’Ocse traccia un bilancio impietoso delle condizioni in cui lavorano la maggior parte degli operatori impegnati a diverso titolo nell’assistenza a lungo termine alle persone anziane. E per cambiare lancia la strategia “RESPECT”. IL RAPPORTO.

29 GIU - La prima volta accadde a New York. Al culmine della prima ondata di COVID-19 nel marzo 2020, i newyorkesi iniziarono ad affacciarsi dalle finestre delle loro abitazioni ogni giorno per ringraziare con lunghi e ripetuti applausi medici, infermieri, paramedici per i loro instancabili sforzi per combattere la pandemia.

L’esempio di New York contagiò presto molte città in Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e in altri paesi dove i cittadini cominciarono ad affacciarsi alle finestre ogni sera durante i lock down, unendosi ai loro vicini dall'altra parte della strada in un battito di mani per tutte le persone il cui lavoro era improvvisamente diventato vitale per la sopravvivenza e centrale per il funzionamento delle nostre società e che erano in servizio giorno e notte nonostante gli alti rischi di infezione.

Tra queste figure quelle certamente più coinvolte in quei giorni terribili furono coloro che si occupavano a vario titolo delle persone anziane, le più vulnerabili e a rischio di morte per il Covid.

E in quei giorni l’attenzione verso questi lavoratori dell’assistenza a lungo temine (Long Term Care-LTC) crebbe e si cominciò a ragionare sull’esigenza di rivederne status lavorativo e retribuzioni.

Ma oggi che lo stress legato alla pandemia si è attenuato, a che punto siamo? La domanda se la pone l’Ocse a premessa di un lungo rapporto che mira proprio a verificare qual è la situazione reale delle milioni di persone quotidianamente occupate nel settore sia nelle strutture residenziali che a domicilio delle persone anziane.

Il rapporto si intitola “Beyond Applause? Improving Working Conditions in Long-Term Care” (Dopo gli applausi? Migliorare le condizioni di lavoro nell'assistenza a lungo termine) e le sue conclusioni non sono esaltanti: i lavoratori delle LTC continuano a lavorare in condizioni difficili, con salari bassi e poco riconoscimento sociale nonostante quegli applausi dai balconi e nonostante il fatto che l'offerta di LTC e le condizioni di lavoro fossero in cima alle preoccupazioni degli osservatori.

Per questo l’Ocse ritiene che non ci sia tempo da perdere e che sia necessario intervenire rapidamente anche perché il futuro della maggior parte dei Paesi Ocse vede un progressivo e costante incremento della fascia di popolazione in età più avanzata che richiederebbe un incremento di almeno il 30% dell’attuale forza lavoro impiegata nel settore entro il prossimo decennio.

Ma questa “domanda” di lavoratori rischia di andare deserta se le condizioni non cambieranno perché, nota l’Ocse, saranno sempre meno i lavoratori disposti ad accettare questi lavori sottopagati, svolti in condizioni difficili e nel complesso non ben riconosciuti dalla società.

I lavoratori delle LTC sono infatti tra i meno pagati e quelli che guadagnano meno nel comparto sanitario e i bassi salari sono proprio una delle ragioni principali alla base della difficoltà di reclutamento.

Inoltre si tratta di lavori soggetti a turni spesso molto faticosi associati anche a un'ampia gamma di rischi per la salute, come ansia, burn-out e depressione cui, in tempi più recenti, si stanno aggiungendo altri fattori di rischio mentale conseguenti ai rapporti sempre più conflittuali con gli assistiti.

Senza contare lo sforzo fisico di questo lavoro con i dati che evidenziano come almeno due lavoratori delle LTC su tre siano esposti a rischi di traumi mentre spostano, trasferiscono e riposizionano i pazienti.

In questo quadro, osserva l’Ocse, con una forte domanda di questi lavoratori e un’offerta insufficiente ci si dovrebbe aspettare paghe più alte e migliori condizioni di lavoro ma questo non accade per una serie di fattori. A partire dalla mancanza di una contrattazione collettiva nelle LTC dovuta anche a una storica difficoltà di aggregazione sindacale in questo settore e anche perché spesso è difficile identificare una controparte datoriale a causa della frammentazione degli operatori di assistenza domiciliare.

Un altro fattore importante è che la maggior parte delle LTC è fornita da persone non qualificate dato che spesso le famiglie non possono permettersi di pagare figure professionali dedicate.

Per l’Ocse quindi serve una svolta che ha sintetizzato in una parola “RESPECT” che oltre al significato letterale è anche declinate per le sue iniziali dove R sta per “Recognise” ovvero “Riconoscere, sia economicamente che socialmente, gli operatori delle LTC; E sta per “Enforce”, ovvero “Imporre regole più cogenti per disciplinare il settore”; S sta per “Sustainabily”, ovvero “Sostenere finanziariamente il settore”; P sta per “Pay”, ovvero “Pagare stipendi migliori”; la seconda E sta per “Equipe”, ovvero “ Dotare gli operatori delle nuove tecnologie”; C sta per “Collective”, ovvero “Contrattazione collettiva per instaurare migliori condizioni di lavoro” e T sta per “Train”, ovvero “Formazione per fidelizzare i lavoratori delle LTC”.

La strategia RESPECT, sottolinea l’Ocse, è quella giusta per una svolta in questo settore per renderlo più attraente e per colmare il vuoto crescente di assistenza e RESPECT, conclude l’Ocse può significare molto di più di un applauso dai balconi.

Questi i risultati chiave della ricerca Ocse:

Carenza di lavoratori nelle LTC

• Solo la metà delle persone anziane (di età pari o superiore a 65 anni) con gravi limitazioni nelle attività della vita quotidiana riceve assistenza formale, mentre un quarto non riceve né assistenza formale né familiare. La prospettiva di non essere

la possibilità di accedere a servizi LTC di buona qualità è sentita come una delle principali preoccupazioni tra gli adulti nei paesi dell'OCSE.

• Sia le esigenze di LTC che la ricezione di LTC professionale quando necessarie aumentano notevolmente con l'età. In media nei Paesi OCSE, il 13% delle persone di età compresa tra 65 e 69 anni segnala almeno una limitazione nelle attività quotidiane con un incremento al 53% all'età di 85-89 anni.

• Le offerte di lavoro per assistenti alla persona e infermieri rappresentano una quota sostanziale delle offerte di lavoro totali in diversi paesi, con punte del 6% o più in Norvegia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti.

• Molti paesi segnalano difficoltà strutturali nell'assunzione di lavoratori LTC, sia a livello nazionale che a livello regionale. La crisi COVID-19 ha amplificato sia la carenza di personale che le cattive condizioni di lavoro e nel settore LTC sono state osservate maggiori cessazioni di lavoro dopo lo scoppio del COVID-19.

• Carenza di personale significa che la quantità di lavoratori da assumere supera la disponibilità di offerta attuale. E non tutte le persone che necessitano di LTC le ricevono a causa dell'accesso limitato ai finanziamenti pubblici, per istituzioni LTC sottosviluppate e problemi di accessibilità da parte delle famiglie.

• L'invecchiamento della popolazione porterà a un forte aumento del fabbisogno di LTC. Nei paesi in cui il sistema LTC non è sviluppato, a meno che non ci siano grandi cambiamenti nelle politiche attuali, la crescita della domanda di assistenza porterà a una crescita esplosiva dei bisogni insoddisfatti.

• Bassa retribuzione e più in generale cattive condizioni di lavoro, in parte legate ai limiti delle risorse pubbliche, così come lo scarso riconoscimento sociale limitano l'offerta di lavoro dei lavoratori LTC, contribuendo a carenze di manodopera.

• L'invecchiamento aumenterà sostanzialmente la domanda di LTC, che sarà più difficile da soddisfare dato che si prevede che la popolazione in età lavorativa comincerà a ridursi, in media del 2% nel prossimo decennio nei paesi OCSE e di oltre il 10% in Germania, Italia, Corea, Lettonia, Lituania, Polonia e la Repubblica slovacca.

• La domanda di lavoratori LTC è destinata ad aumentare del 22% nel prossimo decennio a causa del solo invecchiamento della popolazione. E tendenze simili sono attese anche nel decennio successivo.

Nuove tecnologie

• Gli investimenti in nuove tecnologie in LTC rimangono bassi. In media in 12 paesi OCSE per quali i dati sono disponibili, gli investimenti in nuove tecnologie rappresentano solo l'1,0% del valore aggiunto lordo delle LTC, rispetto al 3,2% che si registra sul complesso dell'economia.

• È probabile che l'introduzione delle tecnologie digitali supporti e integri i lavoratori LTC, ma è improbabile che sostituisca interamente i lavoratori LTC per le attività di assistenza di base. Tuttavia possono aiutare a limitare l'incombente carenza di lavoratori LTC facilitando la vita indipendente delle persone anziane, riducendo lo sforzo degli operatori e aumentando la produttività del lavoro.

• Il costo è un ostacolo importante all'implementazione di nuove tecnologie nelle LTC, ad esempio apparecchiature come i robot sono utilizzate solo dall'1% dei fornitori di LTC in Giappone e nel Regno Unito.

Tuttavia, poiché i prezzi di tali attrezzature avanzate dovrebbero diminuire, l'uso di tecnologie come i robot in LTC potrebbe aumentare.

• D’altra parte tecnologie più economiche sono sempre più utilizzate in LTC, come sensori e tablet, che possono comunque ridurre il tempo che i lavoratori LTC dedicano all'amministrazione, al coordinamento, al monitoraggio e al trasporto. Considerati i costi contenuti non è chiaro perché siano comunque poco utilizzate a meno non che non siano preponderanti problemi di privacy e di sicurezza dei dati insieme alla probabile ancora scarsa conoscenza dei fornitori delle LTC delle potenzialità di queste tecnologie.

• Detto questo, conclude l’Ocse, il miglioramento delle competenze digitali sia dei lavoratori che degli anziani è però vitale per l’implementazione di nuove tecnologie e il loro uso.

29 giugno 2023
© Riproduzione riservata

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