Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 27 APRILE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

L’influenza allenta la presa. Cala incidenza ma l’Iss avverte: “Circolazione sarà ancora sostenuta nelle prossime settimane”. Negli ultimi sette giorni colpite 971 mila persone


Il picco è stato superato. Nella prima settimana del 2024 si osserva, infatti, un calo dell’incidenza che è pari a 16,5 casi per mille assistiti (18,3 nella settimana precedente). Ma l’Iss avverte: “Stiamo superando il picco, anche se è fortemente probabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane”. Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09. RAPPORTO EPIDEMIOLOGICORAPPORTO VIROLOGICO

12 GEN -

Raggiunto il picco di incidenza di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia nell’ultima settimana del 2023 con un valore di 18,3 casi per mille assistiti. Nella prima settimana del 2024 si osserva, infatti, un calo dell’incidenza che è pari a 16,5 casi per mille assistiti (18,3 nella settimana precedente). Ma l'ondata ancora non è alle spalle: negli ultimi sette giorni i casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 971.000, per un totale di circa 7.800.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Si sottolinea che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori sebbene predominino quelli dell’influenza. È quanto sottolinea il Rapporto RespiVirnet dell'Iss.

L’incidenza è in netta diminuzione nelle fasce di età pediatriche e maggiormente nei bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 33,6 casi per mille assistiti (47,2 nella settimana precedente), stabile negli adulti e anziani. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 33,62 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 14,43 nella fascia 15-64 anni a 17,69 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 10,45 casi per mille assistiti.

“Sia i dati epidemiologici che microbiologici sembrano indicare che stiamo superando il picco, anche se è fortemente probabile una circolazione sostenuta anche nelle prossime settimane, facilitata dalla riapertura delle scuole - commenta Anna Teresa Palamara, che dirige il dipartimento Malattie Infettive dell’Iss -. Continuiamo a raccomandare pertanto le vaccinazioni per le persone più a rischio, ancora utili in vista della ‘coda’ della stagione che durerà ancora diverse settimane, e una sana prudenza nei comportamenti. Resta valida la raccomandazione di non assumere antibiotici, inutili in caso di infezioni virali, se non su indicazione del proprio medico, e di recarsi al pronto soccorso solo se strettamente necessario”.

Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale. Scendono a due le Regioni/PPAA in cui è stata raggiunta la soglia di intensità “molto alta” dell’incidenza (Abruzzo, Sardegna). Valle d’Aosta e Calabria non hanno attivato la sorveglianza RespiVirNet.

Durante la settimana 1/2024, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 34%, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (46%).

Tra i virus influenzali, quelli di tipo A risultano largamente prevalenti (99%) rispetto ai virus di tipo B e appartengono per la maggior parte al sottotipo H1N1pdm09.

Tra i campioni analizzati, 193 (8,4%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, 211 (9,2%) per RSV e i rimanenti 139 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 72 Rhinovirus, 25 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 22 Adenovirus, 11 Metapneumovirus, 7 virus Parainfluenzali e 2 Bocavirus.

Diversi virus respiratori contribuiscono a determinare il valore di incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) registrato nella settimana 1 (16,5 casi per mille assistiti, come riportato nel Rapporto epidemiologico RespiVirNet del 12/01/2024), tra cui prevalentemente i virus influenzali, SARS-CoV-2, RSV e Rhinovirus.


“I dati virologici confermano che i virus influenzali prevalgono tra quelli respiratori circolanti – afferma Simona Puzelli, responsabile della sorveglianza virologica RespiVirNet e curatrice del report virologico -. In particolare, tra i virus influenzali di tipo A il sottotipo prevalente è H1N1pdm09, che rappresenta il 77,7% di tutti i virus influenzali identificati finora nella stagione 2023-2024”.



12 gennaio 2024
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy