Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Martedì 14 MAGGIO 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Inquinamento atmosferico. Per l'Oms causa 7 milioni di morti premature ogni anno


Questi i nuovi inquietanti dati contenuti nel rapporto del 2012. Il più pericoloso è quello indoor, causa di 4,3 milioni di morti nel 2012. Per Maria Neira, Direttore del Dipartimento di dell'Oms per la Salute Pubblica, "pochi rischi hanno un maggiore impatto sulla salute globale di oggi che l'inquinamento atmosferico". IL RAPPORTO

25 MAR - Nelle nuove stime pubblicate oggi, l'Oms riporta che nel 2012 circa 7 milioni di persone sono morte - uno su otto dei decessi globali totali - a causa di esposizione all'inquinamento atmosferico. I dati contenuti nel rapporto contengono stime più che raddoppiate rispetto alle precedenti e confermano che l'inquinamento atmosferico è oggi il più grande rischio per la salute ambientale. Da sottolineare come il più pericoloso sia risultato essere quello indoor (case, uffici etc.) che è stato la causa di 4,3 milioni di morti nel 2012.

Nuove stime
In particolare, i nuovi dati rivelano un legame più forte tra l'esposizione all'inquinamento atmosferico e indoor e l'ingerenza di malattie cardiovascolari, ictus, cardiopatie ischemiche e cancro. Come se non bastesse a tutto questo va aggiunnto lo sviluppo di malattie respiratorie, comprese le infezioni respiratorie acute e malattie polmonari croniche ostruttive.

Le nuove stime - spiega l'Oms - non si basano solo su una maggiore conoscenza sulle malattie causate dall'inquinamento atmosferico, ma anche su una migliore valutazione dell'esposizione umana agli inquinanti atmosferici attraverso l'uso di migliori misure e tecnologia. Questo ha permesso agli scienziati di effettuare un'analisi più dettagliata dei rischi per la salute da uno spread demografico più ampio che ora include le zone rurali così come i centri urbani. 

Nell'indagine è stata inclusa una ripartizione dei decessi attribuiti a malattie specifiche, sottolineando che la stragrande maggioranza delle mortiper inquinamento atmosferico è dovuto a malattie cardiovascolari.

Le cause di morte per inquinamento atmosferico:
40% - cardiopatia ischemica;
40% - Corsa;
11% - broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO);
6% - cancro ai polmoni, e
3% - infezioni delle basse vie respiratorie acute nei bambini.

Le cause di morte per inquinamento indoor:
34% - ictus; 
26% - cardiopatia ischemica;
22% - BPCO;
12% - infezioni delle basse vie respiratorie acute nei bambini e
6% - cancro polmonare.
 
"I rischi di inquinamento atmosferico sono ormai di gran lunga maggiori di quanto si pensasse , in particolare per le malattie cardiache e ictus - ha spiegato Maria Neira , Direttore del Dipartimento di dell'Oms per la Salute Pubblica , Ambiente e determinanti sociali della salute  -. Pochi rischi hanno un maggiore impatto sulla salute globale di oggi che l'inquinamento atmosferico; l'evidenza segna la necessità di un'azione concertata per ripulire l'aria che tutti respiriamo".
 
Nel rapporto, come dicevamo, si è stimato che l''inquinamento indoor è stato causa di 4,3 milioni di morti nel 2012. Questo è stato causato dall'uso di carbone, legno e stufe a biomasse. 
 
"L'inquinamento dell'aria eccessivo è spesso un sottoprodotto di politiche non sostenibili in settori quali i trasporti , l'energia , la gestione dei rifiuti e l'industria . Nella maggior parte dei casi , le strategie più sane risulteranno essere anche quelle più economiche a lungo termine a causa dei risparmi nel settore sanitario sanitario", ha concluso Carlos Dora , Coordinatore Oms per la salute pubblica e ambientale.

25 marzo 2014
© Riproduzione riservata

Allegati:

spacer Il Rapporto Oms

Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy