Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 26 APRILE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Otc su internet: senza il farmacista non se ne parla


Gli italiani sono in generale poco propensi all’acquisto sul web di farmaci da automedicazione (solo il 13% lo farebbe). E preferiscono comunque avere il supporto del farmacista sia come fonte di consigli professionali sul farmaco, sia come garanzia della qualità dei medicinali. È quanto emerge da un’indagine Gfk Eurisko, presentata oggi a Roma nell’ambito dell’Osservatorio Anifa sull’automedicazione.

12 LUG - Senza il farmacista gli italiani sono restii ad acquistare farmaci da automedicazione. Per loro la figura in camice bianco e con il caduceo è “un punto di riferimento irrinunciabile” proprio grazie alla sua capacità “di offrire consigli sul prodotto più adatto da utilizzare”. Il farmacista insomma è il primo e più diretto “garante della qualità del farmaco”. E per questo motivo pochi italiani – uno su cinque – ritengono utile la prospettiva dell’acquisto dei farmaci da banco on line nel nostro Paese, mentre soltanto il 13% sarebbe disposto ad acquistarli nel web, se tale servizio fosse disponibile.
A rivelarlo è un’indagine condotta a giugno da Gfk Eurisko, per conto dell’Anifa, l’Associazione nazionale dell’Industria farmaceutica dell'automedicazione, presentata oggi a Roma in occasione del tradizionale appuntamento con l’Osservatorio Anifa, dedicato, appunto, a Commercio farmaceutico e nuovi media digitali: rischi e opportunità.

L’indagine – realizzata attraverso una ricerca qualitativa su due focus group e una ricerca quantitativa su un campione di 1.000 individui – ha messo in luce come la possibilità di acquistare farmaci da banco on line non sembri rispondere ai bisogni primari dell’automedicazione. In generale, infatti, piace l’idea di poter confrontare i prezzi e risparmiare (76%), così come la possibilità di ricevere i prodotti direttamente a casa (72) o di poter fare acquisti in qualunque giorno e a qualunque orario (72%). Tuttavia, quando si parla di farmaci, il 78% lamenta l’assenza del farmacista sia come fonti di consigli che di garanzia del prodotto e il 64% teme che il prodotto acquistato possa non essere sicuro, mentre il 51% teme che potrebbe non avere la confezione integra o che venga manomesso alla consegna.

Gli italiani, insomma, considerano essenziale avere a disposizione il farmaco nel momento del bisogno, senza attese, e, comunque, in risposta a un problema specifico. Ma non senza un farmacista da consultare per ricevere consigli “esperti” su quale farmaco assumere per curare uno specifico disturbo. E comunque presente per garantire la qualità dei prodotti che si utilizzano, evitando truffe o manomissioni.
“Credo che questa indagine ci aiuti a comprendere l’impatto di internet sulla comunicazione e l’uso dei farmaci di automedicazione: oggi il cittadino può accedere, grazie al web, a una pluralità di informazioni sulla salute e la cura della persona provenienti da fonti non sempre certificate o garantite, mentre gli operatori del settore farmaceutico, che potrebbero mettere a disposizione informazioni autorevoli e corrette, si trovano di fronte a una regolamentazione giusta ma rigida e limitante”, ha commentato Stefano Brovelli, presidente dell’Anifa, secondo il quale “è necessario quindi raccogliere le sfide poste dal web e riflettere sui cambiamenti richiesti al settore dalla sua diffusione tra la popolazione italiana. La ricerca dimostra inoltre, e di questo non siamo sorpresi, che il farmacista è una figura di riferimento per il cittadino, il quale si affida alla sua esperienza e competenza: nonostante il ruolo crescente di internet, quindi, il farmacista funge ancora da punto di intermediazione tra la raccolta delle informazioni on line e l’utilizzo del medicinale, poiché il cittadino ritiene fondamentale il suo consiglio prima di procedere con l’acquisto di un farmaco di automedicazione”.
“Occorre quindi accettare e sfruttare la sfida di internet – ha concluso Brovelli – per fare emergere le caratteristiche tipiche dell’informazione sui farmaci di automedicazione: verificate, veritiere, identificabili, responsabili. Gli strumenti non mancano: i siti web di prodotto realizzati dalle aziende, gli stessi siti istituzionali aziendali e anche le confezioni dei medicinali di automedicazione
devono diventare “porte” di accesso al web e all’informazione on line”.
 

12 luglio 2011
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy