Martini: presto un sistema di “cosmetovigilanza”
19 MAG - L’Italia anticiperà la normativa europea sulla sicurezza dei cosmetici avviando, nel giro di un anno, il servizio di cosmetovigilanza per la segnalazione di effetti avversi derivanti dall'uso di un prodotto di igiene o di bellezza, anche allo scopo di fermare il fenomeno della contraffazione e della produzione di cosmetici fatti di sostanze nocive o non sicure per la salute. Il sistema si collegherà poi a quello Europeo, che entrerà a regime a partire da luglio 2013. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, intervenendo ieri alla presentazione del Beauty Report 2011 dell'Unipro, l'associazione italiana delle imprese cosmetiche.
Il ministero della Salute ha già attivo sul suo sito internet una sezione dedicata alla sicurezza dei cosmetici, dove si legge anche che è in fase di definizione “un sistema di vigilanza sui cosmetici da proporre alle Regioni in una prima ipotesi di accordo da valutare in sede di conferenza Stato-Regioni”. In questo progetto sono stati coinvolti, oltre ai rappresentanti delle regioni, anche i rappresentanti delle associazioni di categoria e dei consumatori ed alcuni esperti della materia.
Un’iniziativa doverosa, se si considera che, come emerso dal Beauty Report, i prodotti cosmetici sono la terza voce di spesa della popolazione italiana, strettamente a ridosso delle spese per l’alimentazione e per la salute, all’interno di una graduatoria di consumi ritenuti assolutamente irrinunciabili o comunque molto importanti. Perché per il 62% degli italiani “alla propria cura, al proprio benessere e alla propria estetica non si può e non si deve rinunciare”.
Dal Rapporto emerge infatti che la cosmesi è un settore in forte crescita. “Nel 2010 – ha spiegato Fabio Franchina, presidente Unipro - le imprese cosmetiche italiane hanno espresso una vigorosa ripresa con il fatturato che nel 2010 si approssima agli 8.600 milioni di euro, +5,2% rispetto all’anno precedente, con una significativa performance anche nelle esportazioni, cresciute del 17%, per il valore di oltre i 2.400 milioni di euro. L’impegno delle imprese ha ottenuto questi risultati non solo per le caratteristiche dinamiche dei mercati, +1%, con un importo superiore ai 9.260 milioni di euro, ma anche per le costanti politiche di investimento in ricerca e innovazione, rafforzate da significativi investimenti anche nella comunicazione. Il settore – ha concluso -, dopo le contrazione degli anni precedenti, evidenzia infatti nel 2010 l’incremento degli investimenti pubblicitari del 6,8%, con un valore che si avvicina ai 560 milioni di euro”.
Tra i prodotti più venduti nell’ultimo anno ci sono gli smalti (+6,7% rispetto al 2009), poi le confezioni di regalo da donna (+14,4%), i cofanetti trucco (+11,8%) i prodotti per le mani (+8,5%), i prodotti per i piedi (+6%) e i profumi alcolici (+4%).
19 maggio 2011
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