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Oggi sciopero di 24 ore di tutte le agenzie di stampa contro la gara europea: “A rischio l’informazione primaria italiana”


Gli oltre 800 giornalisti delle agenzie di stampa nazionali contestano la decisione del governo di procedere con una gara europea per le forniture dei servizi di agenzia alle istituzioni pubbliche che, secondo i giornalisti delle agenzie, metterebbe al rischio le aziende italiane e consentirebbe ad agenzie straniere di entrare nelle forniture senza meccanismi di reciprocità nei rispettivi Paesi.

25 MAR - Oggi, in coincidenza con le cerimonie per i 60 anni della firma dei Trattati di Roma con una decisone clamorosa e senza precedenti gli oltre 800 giornalisti delle agenzie stampa nazionali hanno deciso uno sciopero di 24 ore dalle 6 del mattino di sabato 25 marzo alle 6 di domenica 26 marzo.
 
Al centro della protesta la decisione del governo di procedere con una gara europea per le forniture dei servizi di agenzia alle istituzioni pubbliche che, secondo i giornalisti delle agenzie, metterebbe al rischio le aziende italiane e consentirebbe ad agenzie straniere di entrare nelle forniture senza meccanismi di reciprocità nei rispettivi Paesi.
 
Per ora è rottura con il Governo. “In merito al comunicato dei Comitati di redazione delle agenzie di stampa, riuniti in coordinamento, e alla luce dei termini ultimativi in esso contenuti - scrive infatti il ministero competente Luca Lotti in una nota - si precisa che la fase di dialogo e collaborazione tra le parti viene così di fatto unilateralmente compromessa dallo stesso coordinamento dei Cdr”.
 
Per Lotti, del resto, ci sono state più occasioni per ribadire da parte del Governo “l’attenzione alla salvaguardia del pluralismo dell’informazione e dei livelli occupazionali” e ancora oggi “assicura la propria disponibilità al dialogo purché avvenga nel reciproco rispetto dei sostanziali principi del confronto”, invitando il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Raffaele Lorusso, in qualità di rappresentante del comparto, “ad un incontro da concordare per la prossima settimana, che avrà al centro tutti i temi legati al bando per l’acquisto dei servizi realizzati dalle agenzie di stampa”.
 
Ma questa finestra non è bastata e i giornalisti hanno deciso per la linea dura con lo sciopero di oggi.
 
Questo il comunicato del coordinamento dei cdr delle agenzie diramato ieri pomeriggio:
“Il Coordinamento dei Comitati di Redazione delle Agenzie di stampa nazionali, alla luce delle mancate risposte da parte del ministro Luca Lotti, ha deciso di proclamare una giornata di sciopero per domani, sabato 25 marzo dalle 6 del mattino alle 6 del giorno dopo.
Quella di domani è una giornata importante per l'Europa e per l'Italia e, per questo, fin da ora gli oltre 800 giornalisti delle agenzie di stampa esprimono il loro rammarico, in primis al capo dello Stato Sergio Mattarella, alle Istituzioni nazionali e Ue e all'opinione pubblica per il silenzio dei notiziari su cui poggia l'intero sistema dell'informazione in Italia.
 
I Cdr chiedevano al ministro Lotti la convocazione per un incontro con il coordinamento dei Cdr e una chiara indicazione di disponibilità ad un vero confronto su soluzioni alternative al bando di gara europeo per il settore, in particolare sulle proposte avanzate dalla Fnsi, alla luce di fondate preoccupazioni.
Le gare europee, peraltro imminenti, a giudizio dei Cdr di tutte le testate del settore mettono infatti a rischio la sostenibilità e, in alcuni casi, la sopravvivenza delle aziende e delle redazioni, oltre a compromettere il pluralismo dell'informazione e la salvaguardia degli interessi dell'informazione primaria italiana rispetto ai grandi gruppi editoriali stranieri.
 
Per tutta risposta il ministro “scarica” sui giornalisti delle agenzie, dopo due mesi di dichiarazioni pubbliche di preoccupazione e di richiesta di un vero confronto, l’onere di aver “unilateralmente compromesso” una fantomatica fase di dialogo che da parte sua non c’è mai stata, mentre è stato sempre ribadito, in tutte le sedi, che il bando di gara europeo così concepito è ineluttabile. Per questo le redazioni delle Agenzie di stampa, pur consapevoli del loro ruolo di responsabilità nel Paese, di fronte alla chiusura totale manifestata fino ad oggi dal ministro Luca Lotti domani si asterranno dal lavoro proclamando il primo sciopero nella storia dell’editoria italiana dell’intero settore dell’informazione primaria”.

25 marzo 2017
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