Nanni Costa (Cnt): “Bene Fazio. Portatori di innovazione in Europa”

26 MAG - “I trapianti non aumenteranno più, anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e della conseguente diminuzione di organi idonei. L’idea, per sopperire a questo problema, è quella di applicare le strategie utilizzate per il trapianto in un'unica filiera dell'insufficienza d’organo, organo artificiale e trapianto”. Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, spiega così la “nuova visione” del settore trapianti preannunciata oggi dal ministro della Salute Ferruccio Fazio e che, secondo Nanni Costa, potrebbe portare l’Italia ad essere “portatrice di innovazione in Europa”. “Bisogna cercare di tutelare i pazienti con le gravi insufficienze d’organo,  nello stesso modo in cui sono tutelati i pazienti in lista d’attesa”, ha preseguito il direttore del Cnt secondo il quale, in questa prospettiva, "il trapianto non dovrà essere l’unica opzione terapeutica, ma si dovrà puntare a condividere il valore tecnico del sistema trapianti, che è gestita da Ministero della Salute e Regioni, anche nell'ambito della cura della grave insufficienza”. Allo stesso modo, ha spiegato il direttore del Cnt, si dovrà fare il punto su quale sia lo stato delle eventuali terapie con le cellule staminali e gli organi artificiali. SI traterà, insomma, di utilizzare lo stesso modello usato fin’ora per i trapianti, in un modello più ampio. "Questa al momento – ha precisato Costa - è solo un’indicazione di lavoro, che propone una nuova visione del problema, unica in Europa. Potrà essere sviluppata solo concordemente con le Regioni, alle quali sarà richiesta, in questo caso, un’ampia collaborazione alla quale noi daremo un contributo tecnico. E' una sfida molto stimolante”.
G.R.

26 maggio 2011
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