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Indennizzi a danneggiati da trasfusioni. Schillaci: “Avviate diverse iniziative per ridurre tempistiche. Ad oggi il rischio è prossimo allo zero”


"Si è proceduto: a effettuare la completa mappatura e reingegnerizzazione dei processi; a proporre interventi normativi per implementare i sistemi informativi a sostegno delle attività; ad agevolare il passaggio di informazioni tra l'amministrazione e le regioni, nonché interventi normativi per incrementare le risorse umane e finanziarie per evadere nel minor tempo possibile l'esecuzione dei titoli di condanna". Così il ministro della Salute rispondendo all'interrogazione di Gatta (FI).

27 SET -

Per garantire la tempestiva liquidazione degli indennizzi a favore delle persone colpite da epatite a seguito di trasfusioni e somministrazione di emoderivati, sono state avviate diverse iniziative, anche di tipo normativo. Inoltre, "a fronte di un numero indefinito, ma certamente molto alto, di contagiati danneggiati da emotrasfusioni infette, oggi, in realtà, il rischio di essere infettato da emotrasfusione è prossimo allo zero, in quanto i protocolli relativi alle trasfusioni sono molto rigorosi e sottoposti a rigidi controlli".

Così il ministro della Salute Orazio Schillaci rispondendo oggi pomeriggio nel corso del question time in aula alla Camera all'interrogazione presentata da Giandiego Gatta (FI).

Di seguito la risposta integrale del ministro Schillaci.

"Presidente, ringrazio gli interroganti per aver posto l'attenzione su una questione di particolare rilevanza. Ricordo che per i soggetti riconosciuti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati infetti è previsto il diritto a percepire un indennizzo vitalizio da parte dello Stato, ai sensi della legge 25 febbraio 1992, n. 210. Nel corso degli anni si è creato un rilevante contenzioso con un numero elevato di soggetti interessati, dovuto anche alle pronunce della giurisprudenza in materia. A ciò si aggiunge che i competenti uffici del Ministero della Salute hanno dovuto svolgere numerose procedure e ne vado a ricordare alcune: gestione di circa 9.000 posizioni che riguardano sia gli indennizzati, di cui alla legge sopra citata, i cui ruoli di spesa fissa sono stati aperti antecedentemente al trasferimento delle funzioni alle regioni, sia le pratiche dei residenti nella regione siciliana; il riconoscimento e la corresponsione dell'indennizzo previsto dalla legge 29 ottobre 2005, n. 229, per i danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni residenti su tutto il territorio nazionale; riconoscimento e corresponsione degli indennizzi a favore dei soggetti affetti da sindrome da talidomide residenti su tutto il territorio nazionale; ricorsi amministrativi avverso il diniego di riconoscimento di indennizzi; transazioni previste per la deflazione del contenzioso.


A fronte delle numerose procedure svolte, gli uffici ministeriali, negli ultimi tre anni, hanno conseguito questi risultati: azzerare l'arretrato nelle sentenze di ottemperanza dei TAR, ripristinando la tempestività nelle liquidazioni; riduzione drastica di nuovi contenziosi; liquidare centinaia di sentenze ordinarie all'anno, seguendo il criterio cronologico; completare la procedura di liquidazione prevista per l'equa ripartizione sia per i danneggiati da trasfusioni con sangue infetto sia per i danneggiati da vaccinazione obbligatoria; istruire e concludere la quasi totalità delle transazioni per i soggetti talassemici affetti da altre emoglobinopatie o affetti da anemie ereditarie.

Per quanto concerne, poi, le azioni volte a ridurre le tempistiche per la liquidazione dei titoli giudiziari, faccio presente che si è proceduto: a effettuare la completa mappatura e reingegnerizzazione dei processi; a proporre, sulla base dei risultati della suddetta attività di mappatura, interventi normativi per implementare i sistemi informativi a sostegno delle attività; ad agevolare il passaggio di informazioni tra l'amministrazione e le regioni, nonché interventi normativi per incrementare le risorse umane e finanziarie per evadere nel minor tempo possibile l'esecuzione dei titoli di condanna.

Da ultimo, desidero sottolineare, riguardo a quanto indicato nell'interrogazione in esame, che, a fronte di un numero indefinito, ma certamente molto alto, di contagiati danneggiati da emotrasfusioni infette, oggi, in realtà, il rischio di essere infettato da emotrasfusione è prossimo allo zero, in quanto i protocolli relativi alle trasfusioni sono molto rigorosi e sottoposti a rigidi controlli".



27 settembre 2023
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