Ddl Lorenzin. Biologi: “Diventare professione sanitaria darà maggiore rilievo alla categoria”
Il testo prevede, infatti, che gli iscritti all’Ordine Nazionale dei Biologi passino dall’alta vigilanza del Ministero della Giustizia a quello della Salute, entrando a pieno titolo nel settore sanitario. "L’auspicio è che l’iter legislativo possa concludersi presto senza subire alcuna battuta d’arresto. Quello che si sta prospettando è un cambiamento epocale per la professione".
13 GEN - Lo scorso 11 gennaio la commissione Affari sociali della Camera ha ripreso ad esaminare il ddL Lorenzin che prevede, tra i vari punti, l’inserimento dei biologi tra le professioni sanitarie. "Con l’approvazione del Ddl - spiega
Ermanno Calcatelli, presidente dell’ONB - gli iscritti all’Ordine Nazionale dei Biologi, passeranno dall’alta vigilanza del Ministero della Giustizia a quello della Salute, entrando a pieno titolo nel settore sanitario. La legge istitutiva 396/67 che regolamenta la professione subirà dei cambiamenti, ma l’articolo 3, che individua i settori disciplinari oggetto della professione, rimarrà inalterato".
"Questo passaggio sarà la definitiva affermazione dell’importanza che il biologo ricopre nell’ambito della tutela della salute umana. Diventare professione sanitaria - prosegue - darà maggior rilievo alla categoria sia in ambito pubblico, permettendo una rappresentanza più nutrita di professionisti all’interno di università, scuole di specializzazione e nelle dotazioni organiche delle strutture ospedaliere, sia in ambito privato, in particolar modo nelle rete laboratoristica".
Anche l’articolazione territoriale dell’Ordine dei Biologi cambierà. Dall’attuale struttura centrale nazionale, si passerà ad un’organizzazione di tipo regionale. Gli iscritti non saranno più chiamati ad eleggere un Consiglio dell’Ordine rappresentativo di tutta la penisola, ma ogni biologo eleggerà i consiglieri dell’Ordine della regione in cui risiede. I diversi Ordini territoriali, poi, faranno capo ad un’unica Federazione centrale, rappresentativa della professione a livello nazionale. In questo modo i biologi potranno vantare una collaborazione più stretta con il proprio Ordine e, soprattutto, potranno essere meglio rappresentati davanti alle istituzioni locali, come regioni e comuni. Ogni Ordine territoriale dovrà avere un Consiglio di disciplina di riferimento, che avrà il compito di vigilare sulla corretta condotta degli iscritti e sul rispetto del codice deontologico.
"Il nuovo assetto dell’ONB agevolerà notevolmente la vita professionale dei biologi e la territorialità che lo caratterizzerà potrà favorire una maggiore tutela della categoria - prosegue Calcatelli -. L’auspicio, pertanto, è che l’iter legislativo possa concludersi presto senza subire alcuna battuta d’arresto. Quello che si sta prospettando è un cambiamento epocale per la nostra professione e sono sicuro che tutti i biologi saranno uniti e compatti nel voler raggiungere quest’obiettivo, mettendo da parte conflitti e animosità".
13 gennaio 2017
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