Superticket. Le Regioni puntano tutto sulla copertura del 2011 e il Governo non chiude la porta
L'accordo ancora non c'è, ma le dichiarazioni al termine dell'incontro tra Governo e Regioni lasciano intravedere una possibile (anche se non facile) soluzione: copertura da parte del Governo dei 381 milioni di euro necessari per evitare il superticket di 10 euro nel 2011 e poi discussione aperta su come applicarlo dal 2012. Se ne parlerà già da lunedì con l'obiettivo di chiudere la partita entro il 3 agosto. Resta la contrarietà regionale sul decreto interministeriale che ha ridefinito le quote da coprire per ogni regione.
28 LUG - La partita del superticket di 10 euro sulla specialistica è ancotra aperta e non è detto che alla fine il Governo non conceda la copertura dei 381 milioni di euro necessari per evitare di applicarlo subito e per tutto il 2011. Dall'altra parte le Regioni accettano di adottarlo nel 2012 pur con diverse modalità da concordare con il Governo, compresa la questione delle quote regionali stabilite con il decreto interministeriale del 26 luglio sul quale le Regioni confermano la loro contrarietà.
Sembra essere questo il bilancio dell'incontro odierno tra i ministri Fitto e Fazio e una delegazione di presidenti delle Regioni guidata da Errani che si è chiuso con un'agenda di incontri che si avvieranno già a partire da lunedì prossimo con l'obiettivo di chiudere il tutto entro il 3 agosto (almeno questa l'intenzione delle Regioni).
I tavoli di confronto saranno due: il primo tecnico, che si riunirà appunto lunedì, per affrontare nell’immediato il problema dell’applicazione dei ticket sulla base del nuovo decreto ministeriale, il secondo politico per affrontare complessivamente la questione. “La via d’uscita – ha affermato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine dell’incontro – sta nel trovare insieme una copertura ai 381 milioni di euro previsti per il ticket nel 2011. Siamo poi pronti ad aprire un tavolo sulla compartecipazione per il 2012, e a cercare risposte che siano sostenibili”.
Insieme ad Errani, a rappresentare le Regioni, erano presenti alla sede del ministero per gli Affari Regionali il presidente della Puglia, Nichi Vendola; il presidente della Liguria, Claudio Burlando, il presidente del Lazio, Renata Polverini; il presidente del Piemonte, Roberto Cota, il presidente del Molise, Michele Iorio; il presidente della Campania, Stefano Caldoro; il presidente dell’Abruzzo, Gianni Chiodi; e l’assessore al Bilancio della Lombardia, Romano Colozzi.
Il primo a lasciare l’incontro è stato il ministro Fitto, che ha spiegato ai giornalisti come l’incontro di oggi non abbia portato ancora ad alcun accordo, anche se un primo passo è stato fatto in termini di collaborazione. “Le Regioni - ha detto Fitto - hanno posto un problema sull'applicabilità del decreto tecnico sui ticket. Da lunedì partirà un confronto con un tavolo tecnico. Nel frattempo – ha proseguito il ministro - è stata avviata una riflessione di carattere politico sui temi della copertura, che proseguirà nei prossimi giorni concordando con le Regioni un nuovo incontro per martedì. L’aspetto tecnico “è prioritario”, ha affermato Fitto spiegando che il confronto politico richiederà invece più tempo e servirà “una collaborazione positiva” fra Regioni e Governo che, secondo il ministro, “potrebbe portare anche a soluzioni condivise”.
Nessuna dichiarazione, invece, da parte del ministro della Salute Fazio, che lasciando la sede di via della Stamperia si è limitato a dire "condivido quel che ha detto Fitto".
Nonostante la difficile situazione, il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha comunque commentato positivamente l’incontro. “Il Governo ha espresso disponibilità e questo, visto il momento, è già una notizia positiva”. Confermando il tavolo di lavoro tecnico che partirà lunedì, Errani ha però sottolineato che “il lavoro dovrà concludersi entro il 3 agosto”. Due, ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, le questioni in gioco. “Le Regioni considerano il decreto attuativo per l’applicazione dei ticket non corretto tecnicamente, nei numeri né sui conteggi delle prestazioni. Dimostra soprattutto come l'obiettivo che si propone l'introduzione dei ticket, cioè ottenere i 381 milioni di euro mancanti per assicurare la sostenibilità del fondo in tutte le Regioni nel 2011, non è raggiungibile. Dimostreremo tecnicamente che questo è un problema oggettivo”. La seconda questione, invece, riguarda il tema nel suo complesso. “La via d’uscita – ha detto Errani – è trovare insieme, Governo e Regioni, una copertura ai 381 milioni di euro per il 2011. Siamo poi pronti ad aprire un tavolo sulla compartecipazione per il 2012 e a cercare risposte che siano sostenibili. Sulla base di questo è in corso un tavolo, che dovrà essere verificato”. Ipotesi? “Inutile farne”, ha risposto Errani. “Illustreremo l’esito di questo lavoro, se ci sarà, e l’auspichiamo, quando sarà concluso”.
A margine dell’incontro raccolti anche i commenti di altri presidenti. “Il decreto ministeriale emanato ieri è inapplicabile, e ciò vale per tutte le Regioni”, ha affermato Cota, spiegando che “quel decreto stabilisce cifre che non corrispondono al gettito della manovra che porteranno i ticket. Ancora non ci sono ipotesi di soluzione, ma stiamo lavorando”
Per Michele Iorio “sarebbe stato più opportuno modulare i ticket sulle fasce di reddito e l'importanza delle prestazioni” In Molise, intanto, il ticket è già operativo, “ma stiamo lavorando per rimodularlo secondo principi più sopportabili e giusti. In particolare – ha spiegato Iorio – cercando di prevederlo per le prestazioni a più alto valore economico e non per quelle di tipo ordinario, il cui costo sarebbe quindi inferiore rispetto al costo complessivo della prestazione del ticket”
Secondo Renata Polverini, la disponibilità del Governo “è un aspetto positivo perché si prende atto che i problemi sollevati dalle Regioni sono reali. Questa volta – ha concluso il presidente del Lazio – la tecnica potrà aiutarci più della politica”.
28 luglio 2011
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