“Più risorse per il Ssn. Piano per liste d’attesa, nuova governance del farmaco e riforma della formazione post laurea”. E a settembre gli “Stati Generali per il benessere equo e sostenibile”. Le priorità di Grillo in audizione alla Camera
di G.R.
E ancora, trovare soluzione per il pay-back della farmaceutica, spazio ad una nuova legge dei vaccini incentrata sull'anagrafe nazionale non ancora realizzata e ad una legge che tuteli il personale sanitario dalle aggressioni. Nuovi investimenti in edilizia sanitaria, riordino di Aifa, Agenas e dell'Iss e possibili nuovi criteri di riparto del Fondo sanitario. Queste le principali linee programmatiche annunciate oggi dal ministro della Salute presso le Commissioni riunite Affari Sociali e Sanità di Camera e Senato. VIDEO AUDIZIONE, IL TESTO DEL DISCORSO.
25 LUG - Più risorse per il Sistema sanitario nazionale anche attraverso un’efficace lotta agli sprechi e alle inefficienze. Risolvere definitivamente la questione relativa al payback e dare il via alla nuova governance del farmaco. Stati Generali per il benessere equo e sostenibile. Porre rimedio all'annosa questione delle liste d'attesa introducendo da subito una maggiore trasparenza con l'implementazione dei processi di informatizzazione delle prenotazioni. E ancora, trovare una soluzione per il pay-back della farmaceutica per gli anni 2013/2015 e 2016 e dar vita alla nuova governance del farmaco. Spazio anche alla nuova legge dei vaccini incentrata sull'anagrafe nazionale vaccinale non ancora realizzata, alla riforma della formazione medica post laurea ed a nuovi investimenti in edilizia sanitaria. In arrivo un disegno di legge per garantire agli operatori sanitari sicurezza nei luoghi di lavoro.
Queste in sintesi le linee di indirizzo del Ministero della Salute dettate oggi dalla ministra
Giulia Grillo, audita presso le Commissioni riunite Affari Sociali e Sanità di Camera e Senato. Molti i temi annunciati oggi dalla ministra, su cui il Governo interverrà nei prossimi mesi ed anni, tra questi, largo spazio verrà dato a quei provvedimenti che, seppur accennati nelle precedenti legislature, non sono stati ancora compitamente realizzati: dai Lea alla nuova governance del farmaco, fino all'anagrafe vaccinale nazionale.
Ma cominciamo, andando per ordine, da quello che è stato il primo atto di Grillo una volta insediatasi al Ministero della Salute.
Liste d'attesa. "È mia ferma intenzione proseguire il lavoro iniziato con l’invio della circolare trasmessa alle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano per conoscere la situazione reale delle cose. Da una prima valutazione dei dati a disposizione, ovviamente con i dovuti distinguo, si denota mediamente un
forte sotto utilizzo dei processi di informatizzazione delle pronazioni. Tradotto, significa che ancora troppo spesso, ed in particolare per i ricoveri in fase di elezione, la gestione delle prestazioni avviene per via cartacea creando i presupposti e i rischi di forti distorsioni. Su questo aspetto l’impegno sarà massimo perché si tratta di una delle chiavi di volta per la corretta gestione delle liste d’attesa. Nei prossimi giorni, con tutti i numeri a disposizione, avremo la possibilità di fare una valutazione approfondita e implementare soluzioni per rendere più efficiente il sistema anche con il supporto di chi ha maturato buone pratiche in questi anni. Io su questo aspetto sarò al fianco dei cittadini, spesso proprio quelli più deboli, e posso già anticiparvi che al Ministero ci stiamo organizzando per creare un filo diretto di comunicazione con loro affinché tutti conoscano i loro diritti. Non sono temi che si risolvono solo a colpi di decreti, sono consapevole che occorre anche fare investimenti, ma capire come vengono utilizzate le risorse ha una fondamentale importanza".
Payback e nuova governance farmaceutica. "Stiamo già lavorando di comune accordo per individuare, se possibile, una
soluzione per il pay-back della farmaceutica per gli anni 2013/2015 e 2016, confronto che sta avvenendo già da un paio di settimane e che vede la collaborazione dei tecnici del Ministero della Salute, del MEF oltre che dell’Agenzia italiana del farmaco (AIFA). Contemporaneamente ho predisposto un
tavolo per il governo della farmaceutica, altra disposizione di legge disattesa, e dei dispositivi medici. Anche in questo caso saranno protagoniste le Regioni e le Province autonome insieme ai Ministeri della Salute, dell’Economia e delle finanze e dello Sviluppo economico, oltre che alcuni esperti di chiara e comprovata capacità di livello internazionale. L’obiettivo è mettere ordine ad un sistema avendo come unico interesse quello dei cittadini".
Riordino Agenzie nazionali ed Iss. "Sempre in tema di ordine, nel settembre 2014 (Documento di sintesi del 25.9.2014) la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome aveva confermato la necessità di riordino delle Agenzie nazionali e dell'ISS. Lavoreremo anche in questa direzione per ridefinire le varie mission favorendo sinergie e collaborazioni a vario livello ma, soprattutto, evitando sovrapposizioni e ridondanze".
Vaccini. "Il tema dei vaccini è uno dei punti del programma di Governo. Nel quale affermiamo che, pur con l’obiettivo di tutelare la salute individuale e collettiva, garantendo le necessarie coperture vaccinali, va affrontata la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all’istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale. In questa direzione sta lavorando la maggioranza con un disegno di legge parlamentare che supererà la legge Lorenzin” Nata, peraltro, come decreto legge e approvata di fretta e furia in due mesi la scorsa Legislatura. Intanto sto lavorando per la realizzazione dell’
Anagrafe nazionale vaccini, il vero punto di svolta fin qui gravemente trascurato. E ho insediato un tavolo di esperti indipendenti a sostegno della pianificazione strategica in materia, per affrontare il fenomeno della diffidenza e del dissenso vaccinale, secondo le indicazioni internazionali a partire dall’Oms, e per aggiornare il Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Voglio poi aggiungere, sempre in tema di vaccini, che altro pilastro decisivo sarà la comunicazione sulla necessità delle vaccinazioni. E sulla comunicazione il ministero si impegnerà con tutte le sue forze".
Stati Generali per il benessere equo e sostenibile. "Con il supporto delle Regioni, degli stakeholder del mondo della sanità ed il coinvolgimento dei cittadini, a partire dal mese di settembre, costituiremo gli Stati Generali per il benessere equo e sostenibile. Avrà il compito di elaborare un documento di programmazione, ma tengo a precisare che dovrà essere un provvedimento snello che tratterà molti dei diversi punti già toccati dal precedente Patto. Ma con una differenza: conterrà un cronoprogramma per la realizzazione di quanto previsto e una puntuale rappresentazione dello stato di avanzamento lavori attraverso il portale del Ministero della Salute. Spiegheremo agli italiani quanto sta avvenendo, in caso di errori, li correggeremo spiegandone le motivazioni".
Trasparenza. "Nelle linee programmatiche del Ministro Lorenzin si faceva riferimento ad un
Portale dedicato a ospitare, anche in lingua inglese, tutte le informazioni relative ai nostri servizi sanitari e agli ospedali e alle strutture di eccellenza presenti sul territorio nazionale. Sono trascorsi cinque anni invano, e adesso con gli uffici competenti del Ministero stiamo cercando di capire a che punto è il progetto, quanto finora è costato e quanto costerà.
La trasparenza, ho già accennato, dovrà guidare la mia azione di Governo. Nel frattempo, ho già dato mandato agli uffici di mettere a disposizione di tutti i cittadini i risultati dei monitoraggi dei LEA 2016 oltre che i verbali dei tavoli di monitoraggio e verifica riguardo i Livelli essenziali di assistenza e dei Piani di rientro per le Regioni ad essi sottoposti. Anche la mia agenda e quella dei sottosegretari saranno disponibili on line e visionabili da chiunque".
Nomine Dg Asl. "In tema di trasparenza come non ricordare uno degli aspetti più rilevanti presenti nel contratto di governo: quello della dirigenza sanitaria. Al primo punto della sezione dedicata alla sanità, è previsto un intervento incisivo. Questo perché il provvedimento che ha portato alla formazione dell’e
lenco nazionale degli idonei all’incarico di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale - D.Lgs 4 agosto 2016, n. 171 'Attuazione della delega di cui all’art. 11, comma 1, lettera p) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di dirigenza sanitaria' -
non è stato in grado di rispondere ai problemi di ingerenza della politica nelle scelte dei manager in sanità. A dimostrazione di ciò basti ricordare che in sede di lavori parlamentari venne presentata la relazione tecnica di accompagnamento al decreto.
Ebbene, si stimava che i soggetti in possesso dei requisiti richiesti fossero in numero di poco superiore a 12.000 (875 organi di vertice degli enti pubblici del SSN a i quali si aggiungevano i direttori di struttura complessa 11.150). Dategli un'occhiata e capirete che, di fatto, nulla o poco è cambiato rispetto alla situazione precedente. Risolvere in tempi brevi un problema che si trascina da tanti anni non è cosa semplice, ma con gli uffici ed alcune persone tra le più competenti in materia stiamo al lavoro per adottare i giusti accorgimenti. Formazione e strumenti di valutazione omogenei e trasparenti sono in cima al nostro progetto di riforma senza mai dimenticare che dobbiamo concedere ai giovani di talento l'opportunità di contribuire al cambiamento. Anche in questo, la trasparenza sarà la migliore garanzia delle scelte e dell’individuazione di chi è realmente meritevole".
Formazione post laurea. "Giovani e cambiamento saranno motivi conduttori di questo mio mandato a partire dalla RIFORMA della formazione medica post laurea. In proposito dovremo individuare insieme a Regioni, Province autonome e MIUR nuovi percorsi omogenei, equi ed armonici per i nostri giovani".
Aggressioni operatori sanitari. "Lo scorso 3 luglio ho insediato il Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Anche in questo caso sono perfettamente consapevole che non si risolve con un tavolo il fenomeno, ahimè crescente, delle aggressioni al personale sanitario negli ospedali, nei pronto soccorso, in tutte le strutture a rischio,
tema che sarà presto oggetto di un disegno di legge che abbiamo allo studio col ministero della Giustizia. Intendo in ogni caso tenere alta la guardia e puntare i riflettori su tutte le forme vecchie e nuove di mancanza di sicurezza e di tutela della salute in ogni posto di lavoro. Tra le prime azioni da implementare c’è la necessità di dare finalmente attuazione a quanto previsto dal Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 'Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro'”.
Edilizia sanitaria. "Forse non tutti sanno che il fabbisogno finanziario nazionale relativo ad interventi di edilizia sanitaria ammonta a oltre 32 miliardi di euro, ripeto 32 miliardi di euro, di cui oltre 12 nelle sole zone sismiche I-II. Occorre dunque fare una
riflessione circa l’esigenza di impostare programmi di investimento di medio-lungo periodo condividendo con molti dei miei colleghi ministri strategie e modalità di reperimento delle risorse anche in una cornice internazionale. Ad esempio, alcune iniziative di investimento e riqualificazione energetica si possono immaginare ampliando quanto già oggi previsto attraverso i piani triennali di investimento immobiliare dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). Sono scelte difficili, ma abbiamo davanti a noi anche una grande opportunità per attuare il rinnovo del patrimonio edilizio e tecnologico in ambito sanitario soprattutto in Regioni che più di altre soffrono l’assenza di risorse in cui il tessuto socio-economico non è il grado da solo di garantire uno sviluppo autonomo del sistema. E per questo è cruciale riaprire i rubinetti degli investimenti, chiusi ormai da troppo tempo. Ne va della qualità delle cure e della serenità di chi lavora negli ospedali e nelle varie strutture sanitarie del nostro sistema. Ne va della nostra salute".
Piano nazionale cronicità e Piano di prevenzione. "Riguardo il Piano nazionale delle cronicità, non è mai abbastanza, tanto meno superfluo, sottolinearne l’importanza. In Italia sono quasi 24 milioni le persone che hanno una o più malattie croniche e sapere che non sono molte, anzi decisamente poche, le Regioni che lo hanno recepito formalmente non suona certo come qualcosa di positivo. In proposito, dalle associazioni dei cittadini sono arrivate richieste affinché nel nuovo sistema nazionale di garanzia dei LEA venga introdotto il monitoraggio rispetto al recepimento e all’attuazione del Piano. Mi sembra un aspetto ampiamente condivisibile. Esattamente com’è da condividere l’idea di elaborare un regolamento per individuare gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza territoriale. Un lavoro certamente complesso, ma necessario per realizzare in modo appropriato tutti gli investimenti utili ad una corretta presa in carico dei pazienti al di fuori degli ospedali in una logica di continuità assistenziale. Da questo punto di vista può essere certamente utile sia l’apporto del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM), sia la realizzazione di un nuovo Piano nazionale della prevenzione, considerata l’ormai prossima scadenza dell’attuale".
Nuovi criteri di riparto del Fsn. "Ho deciso di far proseguire l’iter di approvazione del riparto del Fabbisogno sanitario nazionale per l’anno 2018. Ma in futuro dovremo lavorare per rendere il riparto più aderente alle necessità del Paese. In proposito sarà attivata un’analisi sulla
possibilità di revisione dei criteri di riparto alla luce della variabilità a livello regionale pur sempre in un’ottica di sostenibilità del sistema. Per far questo occorre anche il supporto dei cittadini che devono essere partecipi e informati del cambiamento. Io e il mio Ministero lavoreremo certamente in questa direzione".
Più risorse per il Ssn. "Quanto detto fino ad ora rende necessario anche invertire la tendenza che, come ha appena sottolineato la Corte dei conti, ha visto negli anni tra il 2009 e il 2016 la riduzione delle risorse destinate alla sanità di circa tre decimi di punto all’anno al contrario di altri Paesi europei, mi riferisco a Francia e Germania, che hanno, viceversa, ampliato i loro investimenti in sanità. Anche nel nostro Paese
sarà necessario tornare ad effettuare investimenti in questo senso, garantendo una sostenibilità economica effettiva ai livelli essenziali di assistenza attraverso il rifinanziamento del Servizio sanitario nazionale a cui concorre lo Stato. Ci vorrà del tempo, nessuno ha la bacchetta magica, ma l'intento dell'Esecutivo è tracciato.
Naturalmente, il recupero delle risorse avverrà anche attraverso un’efficace
lotta agli sprechi e alle inefficienze che ancora ci sono. Spazio dunque alla centralizzazione degli acquisti e all’allargamento della collaborazione tra i soggetti aggregatori (centrali di acquisto regionali) e CONSIP. Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 dicembre 2015, quello che identifica le categorie di beni e servizi da acquistare in modo centralizzato dovrebbe rinnovarsi entro il 31 dicembre di ogni anno. Siamo nel luglio 2018 ma di Dpcm nuovi non se ne sono ancora visti. Mi impegnerò per una corretta programmazione anche in questa direzione, ottimista del fatto che in tempi brevi è possibile mettere in evidenza le buone pratiche che sono già presenti sul nostro territorio. Naturalmente non tutto è risolvibile in tempi brevi. Ad esempio, le dinamiche dei prezzi seguono anche logiche legate ai tempi di pagamento. Anche in questo caso, in Italia si viaggia a diverse velocità. Per questo occorre dare certezze alle imprese, soprattutto quelle 'buone e sane', in tutti i settori, che sono parte integrante, in quanto produttori di beni sanitari, del SSN".
Informatizzazione Ssn. "Il Patto per la sanità digitale era previsto nell’articolo dedicato alla sanità digitale e al piano di evoluzione dei flussi informativi del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) del Patto per la Salute 2014-2016. Un primo risultato in questo ambito è rappresentato dal decreto di prossima emanazione rispetto all’Anagrafe nazionale vaccini, di cui già ho detto. Ma è
necessario dare piena attuazione all’informatizzazione del SSN a partire dal Fascicolo Sanitario Elettronico. Anche in questo caso, come già segnalato, il Ministero lavorerà per la predisposizione dei decreti attuativi per la definizione di contenuti, formati e standard di documenti sanitari e servizi al fine di favorire la coerente alimentazione dei sistemi di Fascicolo Sanitario Elettronico realizzati dalle Regioni. Spazio anche alle attività finalizzate alla realizzazione del sistema di interconnessione dei sistemi informativi del SSN che consentirà di intercettare il percorso seguito dal paziente a fronte di un bisogno sanitario, attraverso le strutture sanitarie e i diversi livelli assistenziali su tutto il territorio. Non ultimo l’estensione del sistema informativo per la tracciabilità dei medicinali a uso umano anche, ai sensi del Decreto del Ministro della salute 15 luglio 2004, nel settore veterinario".
Giovanni Rodriquez
25 luglio 2018
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