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Vaccini. Senato approva emendamenti per “congelamento” obbligo vaccinale. Fattori (M5S) si dissocia: “Il mio un indignato voto contrario”. Ed è giallo su un presunto “vaffa” della senatrice Taverna a chi ha votato contro

di G.R.

Via libera dall'Aula di Palazzo Madama agli emendamenti identici presentati da M5S e Lega che, di fatto, posticipano di un anno l'entrata in vigore del punto di forza della legge Lorenzin e cioè quello che prevede l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie come requisito per l'ammissione alle scuole dell'infanzia. FI accusa la vicepresidente del Senato di aver insultato l'opposizione per il loro voto contrario: "Atteggiamento non accettabile". Casellati: "Mi auguro non abbia fatto questo perché ha un ruolo istituzionale che non glielo consente".

03 AGO - L'Aula del Senato ha approvato oggi pomeriggio i due identici emendamenti al decreto Milleproroghe, presentati da Lega e M5S, che posticipano di un anno l'entrata in vigore del punto di forza della legge Lorenzin e cioè quello che prevede l'effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie come requisito per l'ammissione alle scuole dell'infanzia. A questo punto l'obbligo vaccinale sarà di fatto vanificato in attesa dell'annunciata revisione complessiva della legge Lorenzin.
 
Nel corso del dibattito si è registrato un duro scontro in Aula sul tema vaccini, culminato sul giallo circa un presunto "vaffa..." indirizzato dalla vicepresidente del Senato, Paola Taverna, all'opposizione rea di aver espresso voto contrario ai due emendamenti. A sollevare la questione è stato il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni: "Porto gli occhiali da vicino ma da lontano vedo bene e la senatrice Taverna, vicepresidente del Senato, alla fine del suo intervento, ha mandato tutti noi che non la pensiamo come lei a quel paese. E l'ho vista con i miei occhi. Questo atteggiamento, in quest' Aula, non è accettabile, presidente, perché questi si vestono di bello ma sono sempre i soliti".
 
A mediare è stata la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati: "Mi auguro che non abbia fatto questo perché ha un ruolo istituzionale che non glielo consente. Quando finirà l'Aula vedremo il video che riprende la seduta e, se è successo questo, decideremo di conseguenza".
 
Tornando al dibattito, nel corso del suo intervento Taverna aveva dichiarato: "Vogliamo togliere qualunque alibi a chi ha voluto continuare a strumentalizzare una importante forma di prevenzione come quella della vaccinazione che il MoVimento 5 stelle ha sempre sostenuto. L'unica cosa che noi continuiamo a respingere al mittente è la possibilità di voler trattare gli italiani come delle pecore che devono essere obbligate piuttosto che informate. L'unico obiettivo da parte del MoVimento 5 Stelle, che so essere condiviso anche da parte della Lega, è quello di permettere ai genitori che hanno tutte le intenzioni di vaccinare i propri figli, di farlo in ambienti che siano in grado di accogliere dei bambini. Oggi i centri vaccinali sono paragonabili a quelli dove si marchiano le bestie!".
 
In forte dissenso dal Gruppo è intervenuta Elena Fattori (M5S): "L'emendamento, devo correggere le affermazioni fatte, in realtà non dispone la proroga dell'obbligo, che rimane vigente, ma è un artificio legislativo per consentire di eludere l'obbligo vaccinale (che persiste) ancora per un anno, posticipando la presentazione del certificato di vaccinazione all'asilo nido e alla scuola materna. È un po' che come se decidessimo di rendere obbligatorie le cinture di sicurezza e poi disponessimo che i vigili non possono fare la multa per un altro anno. Insomma, si tratta un po' di un artificio".
 
"In realtà il contratto di Governo tra MoVimento 5 Stelle e Lega prevedeva dei provvedimenti, che io auspico, per conciliare la frequenza scolastica con la protezione della salute. In realtà, prorogare di un anno la consegna del certificato vaccinale purtroppo non fa né l'uno né l'altro e oggi c'è stato un appello del presidente del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità che ha parlato di pericolo per la salute pubblica legato a questo emendamento, pur riconoscendo la libera scelta di questo Parlamento, perché non tutela né la salute né la frequenza scolastica, ma semplicemente posticipa la consegna del certificato e ciò fa sì che i presidi non conoscano lo stato vaccinale dei bimbi e questo va ad escludere dalla scuola proprio quei bimbi fragili, i bimbi oncologici e immunodepressi", ha proseguito la senatrice pentastellata.
 
"Scusate, non amo gli applausi perché non stiamo giocando, ma stiamo parlando della salute dei bimbi, di quelli piccoli e di quelli fragili. L'Istituto superiore di sanità oggi ha affermato che bimbi a rischio vero di esclusione scolastica sono circa 10.000, quindi non stiamo parlando di conciliare la frequenza scolastica con la salute. Inoltre questo provvedimento non ha nessuna possibilità di aumentare le coperture vaccinali, come abbiamo sempre dichiarato come MoVimento 5 Stelle. Questo Parlamento è sovrano ed è libero di fare le sue scelte come ha fatto tante volta, su Stamina e su tanti provvedimenti su cui avremmo potuto tutelare la salute dei più piccini. Ovviamente io rispetto la scelta del Gruppo cui appartengo e del Parlamento, ma per storia personale, professionale e, dolorosamente, di madre, non posso fare altro che dissociarmi dal mio Gruppo ed esprimere un indignato voto contrario", ha concluso Fattori. 
 
Dura la replica dell'opposizione. “È una cosa di inaudita gravità. Ad agosto, dentro un provvedimento che non c'entra nulla come il mille proroghe, la maggioranza M5S-Lega ha di fatto superato l'obbligo vaccinale, che tutti i più importanti scienziati avevano consigliato di adottare - spiega Davide Faraone (PD) -. La propaganda no vax ora risiede a Palazzo Chigi e mette a rischio, con lo slittamento dell'obbligo, i bambini più fragili. È un governo di irresponsabili".

"Qualcuno in questi giorni in Parlamento, con la scelta di prorogare le scadenze per l'obbligo vaccinale, si è assunto la responsabilità di allontanare l'Italia dall'immunità di gregge, quella immunità che tutela la comunità del nostro paese e la salute di tutti. C'è qualcuno che pensa di andare contro la scienza e facendo questo impedisce una efficacia tutela dei piccoli, dei più fragili e di tutti. Noi stiamo dalla parte della scienza e abbiamo scelto, con i nostri governi, l'obbligo, e con le nostre leggi lo abbiamo accompagnato con la formazione e l'informazione dei genitori. Ora la maggioranza dice no a questo percorso e mette a repentaglio la salute della popolazione italiana", ha sottolineato in Aula Flavia Malpezzi, vice presidente del gruppo PD al Senato.
 
"Lo sprezzo manifestato dalla maggioranza nel corso di questa votazione e' pari alla loro incoscienza, che li porta a giocare con la vita dei bambini", ha aggiunto Tatjana Rojc (PD), al termine delle voto. Per la senatrice dem "stiamo tornando ai tempi dell'Inquisizione, in cui la scienza era peccato, oggi i metodi sono diversi ma la sostanza è la stessa: il parere della comunità scientifica non conta nulla e pazienza se i casi segnalati sono ancora molti. A questo punto spero che le Amministrazioni regionali e locali faranno tutto il possibile per compiere un'opera di supplenza informativa, a fronte di questo pessimo segnale lanciato da Lega e 5Stelle".
 
Sul fronte dell'opposizione si è schierata anche Forza Italia. "Il rinvio di un anno dell'obbligo vaccinale risponde a una linea demagogica che mette a rischio la salute dei più piccoli. Soltanto grazie alle immunizzazioni è stato possibile sconfiggere malattie molto gravi e preservare i bimbi che non possono ricorre alle vaccinazioni. Eppure l'esecutivo ha deciso di perseguire strade anti-scientifiche, peraltro affidando una decisione così importante a un emendamento al decreto milleproroghe", ha dichiarato la deputata e leader di Forza Italia Giovani Annagrazia Calabria. "Il posticipo dell'obbligatorietà è una 'scelta-non scelta': o si sta dalla parte di chi intende tutelare la salute dei cittadini o ci si assume la responsabilità di non volerlo fare. Per quanto ci riguarda, l'importanza delle vaccinazioni e il relativo obbligo non vanno messi in discussione".

"Far slittare di un anno l'obbligo di presentare i certificati vaccinali per l'iscrizione alla scuola dell'infanzia e ai nidi significa aver dato ascolto agli stregoni e non agli scienziati. E' un errore gravissimo che pagheranno i più deboli, i più indifesi, i bambini immunodepressi o con patologie che, proprio per questo, non possono essere vaccinati e che quindi saranno i più esposti ai rischi di contagio. Di fronte alla salute dei bambini anche lo scontro politico si deve fermare", ha affermato la vicepresidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli.
 
Infine, per il senatore azzurro Dario Damiani, è "vergognoso l'emendamento approvato dalla maggioranza Lega-M5S che proroga l'entrata in vigore dell'obbligo vaccinale. Un comportamento irresponsabile che ci delude e che si affianca alle posizioni no vax. Noi continueremo la nostra battaglia civile in favore dell'obbligo vaccinale a tutela della salute dei bambini e in linea con le convinzioni della comunità scientifica internazionale. Diamo atto con piacere che la senatrice pentastellata Fattori si sia espressa in dissenso dal suo gruppo in coerenza con le sue convinzioni". 
 
L'esame del disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe riprenderà il prossimo lunedì 6 agosto a partire dalle ore 11.
 

Giovanni Rodriquez

03 agosto 2018
© Riproduzione riservata

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