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Interrogazioni/2. Bartolazzi su sperimentazioni senza uso di animali: “A breve nuovo gruppo di lavoro interministeriale”


"Già a partire dal 2015 è stato attivato un Tavolo tecnico sui metodi alternativi all'uso di animali nell'ambito delle attività di sviluppo e ricerca. Di recente, è stata avvertita la necessità di ampliare l'attività di tale Tavolo e si è ritenuto di istituire un nuovo gruppo di lavoro, attualmente in via di definizione". Così il sottosegretario alla Salute rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali all'interrogazione di Sarli (M5S). 

29 MAR - "Già a partire dal 2015 è stato attivato un Tavolo tecnico sui metodi alternativi all'uso di animali nell'ambito delle attività di sviluppo e ricerca di competenza del Ministero della salute. Tuttavia, di recente, è stata avvertita la necessità di ampliare l'attività di tale Tavolo e si è ritenuto di istituire un nuovo gruppo di lavoro, attualmente in via di definizione, composto da rappresentanti del Ministero, dell'Istituto superiore di sanità, del Centro di referenza nazionale per i metodi alternativi, benessere e cura degli animali da laboratorio di Brescia, della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, nonché di Enti di ricerca pubblici e privati.  Tale Gruppo di lavoro ha tra le sue finalità proprio la necessità di stimolare una corretta ed approfondita informazione scientifica sia sul benessere degli animali utilizzati ai fini scientifici sia sulle alternative alla sperimentazione animale".
 
Così il sottosegretario alla Salute, Armando Bartolazzi, rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali all'interrogazione di Doriana Sarli (M5S) sui metodi alternativi e sostitutivi nella ricerca sanitaria.
 
Questa la risposta integrale del sottosegretario:
 
"Preliminarmente, occorre ricordare che, in ambito europeo, i metodi alternativi all'impiego di animali nella ricerca scientifica devono essere preventivamente validati dall’European Center for the Validation of Alternative Methods, secondo una procedura particolarmente complessa, concordata dagli Stati membri, avente una durata di circa 10 anni.
Nessuno Stato appartenente all'Unione europea può, dunque, impiegare metodi alternativi privi di tale validazione.

Il Ministero della salute pone grande attenzione ai metodi alternativi alla sperimentazione animale, sia promuovendo il finanziamento nel settore dello sviluppo di metodi sostitutivi di animali da parte degli Istituti zooprofilattici, sia in sede di valutazione, ai fini autorizzativi, dei progetti di ricerca che prevedono l'impiego di animali per scopi scientifici.
In particolare, in sede di valutazione dei progetti di ricerca presentati dagli Enti di ricerca pubblici e privati, viene già garantita la rigorosa applicazione dei principi delle «3 R» previsti dalla Direttiva 2010/63/UE nel settore della protezione degli animali utilizzati a fini scientifici, recepita dall'Italia con il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26.
Peraltro già a partire dal 2015 è stato attivato un Tavolo tecnico sui metodi alternativi all'uso di animali nell'ambito delle attività di sviluppo e ricerca di competenza del Ministero della salute.
 
Tuttavia, di recente, è stata avvertita la necessità di ampliare l'attività di tale Tavolo e si è ritenuto di istituire un nuovo gruppo di lavoro, attualmente in via di definizione, composto da rappresentanti del Ministero, dell'Istituto superiore di sanità, del Centro di referenza nazionale per i metodi alternativi, benessere e cura degli animali da laboratorio di Brescia, della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, nonché di Enti di ricerca pubblici e privati.
I componenti del Gruppo di lavoro saranno, inoltre, affiancati anche da esperti in sperimentazione animale, metodi alternativi alla sperimentazione animale, bioetica e materie giuridiche.

Concludo, dunque, dando piena assicurazione che le iniziate auspicate dal presente atto ispettivo saranno certamente approfondite da tale Gruppo di lavoro, che ha tra le sue finalità proprio la necessità di promuovere lo studio della normativa – nazionale e dell'Unione europea – in materia, di stimolare una corretta ed approfondita informazione scientifica sia sul benessere degli animali utilizzati ai fini scientifici sia sulle alternative alla sperimentazione animale, di incentivare l'applicazione dei principi delle «3 R», in particolare in ambito didattico, e, infine, di sostenere le iniziative volte a garantire la piena trasparenza negli ambiti dell'impiego di animali nella ricerca scientifica (con particolare riferimento alla tipologia degli animali impiegati, alle condizioni di trattamento, alle finalità delle ricerche ed ai risultati ottenuti sulla base delle medesime ricerche)".
 
Doriana Sarli (M5S), replicando, si è dichiarata soddisfatta della risposta, che "dimostra la volontà politica di procedere con impegno al fine di individuare metodi alternativi all'impiego di animali nella ricerca scientifica". Nel rilevare positivamente la collaborazione tra istituzioni e soggetti impegnati nella tutela degli animali, evidenzia la "necessità di prevedere adeguati finanziamenti in relazione agli obiettivi che si intende perseguire". 

29 marzo 2019
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