Conte: “Dati incoraggianti: non si segnalano situazioni critiche o di sovraccarico negli ospedali. Ma il virus non è scomparso”
"Colgo un rinnovato entusiasmo, ma è bene ricordare sempre che se siamo tra i primi Paesi Ue che può permettersi di riavviare le attività è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Facciamo attenzione: le uniche misure efficaci contro il virus sono il distanziamento fisico e l'uso, ove necessario, delle mascherine". Così il premier in conferenza stampa, sottolineando come la crisi "deve essere l’occasione di un nuovo inizio, per disegnare il Paese che vogliamo".
03 GIU - "I dati della curva epidemiologica ci confermano che il sistema di controllo del contagio sta funzionando. A circa un mese dal 4 maggio, quando vennero decretate le prime riaperture, i numeri sono incoraggianti. Non ci sono situazioni critiche né di sovraccarico delle strutture ospedaliere su tutto il territorio nazionale. Ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo mesi di sacrifici. Ma il virus non è scomparso".
Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, facendo il punto in conferenza stampa sulla fine del lockdown e sulla riapertura dei confini regionali. Intervenendo da Palazzo Chigi, il premier spiega i provvedimenti che il governo ha messo in campo per fronteggiare l’emergenza economica e quelli in arrivo.
"La fase acuta dell’emergenza sanitaria è alle spalle ma ora dobbiamo fare i conti con l’emergenza economica. Abbiamo stanziato 80 miliardi di euro pari a tre manovre economiche. Non era successo mai. Ci sono dei ritardi nell’erogazione di bonus e ammortizzatori sociali - ha sottolineato Conte - ma abbiamo un apparato statale che non era pronto".
"La crisi - ha rimarcato il premier - deve essere l’occasione di un nuovo inizio, per disegnare il Paese che vogliamo. Dobbiamo recuperare lo spirito del 2 giugno evocato ieri dal presidente Mattarella".