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Assegno unico per figlio approvato. Via libera all’unanimità dalla Camera


Con 452 pareri favorevoli il provvedimento viene approvato in prima lettura e passa ora all'esame del Senato. Previsto un assegno unico, che sostituisce le diverse misure oggi esistenti, che verrà dato ad ogni figlio in base all'Isee, a partire dal settimo mese di gravidanza e fino ai 21 anni di età (in misura ridotta dopo i 18 anni). Ora occorrerà trovare i 6-7 miliardi mancanti per realizzarlo. IL TESTO

21 LUG - La Camera ha oggi approvato all'unanimità la proposta di legge delega sull’assegno unico e universale per figli. Più precisamente, la “legge Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi”. La legge delega per l’assegno universale sarà così il primo pilastro del Family Act approvato dal Governo lo scorso 11 giugno, che punta a dare sostegno alle famiglie e alla natalità.
 
Nell'esercizio della delega, il Governo è impegnato a rispettare princìpi e criteri direttivi generali (art. 1) e princìpi e criteri direttivi specifici (art.2). Tra princìpi e criteri direttivi generali, innanzitutto, il principio dell'universalità e progressività, in virtù del quale l'assegno è attribuito indistintamente in una quota base a tutti i nuclei familiari con uno o più figli, cui viene aggiunta una quota variabile modulata sulla condizione economica del nucleo familiare, come individuata dall'Isee o da sue componenti.
 
Nella determinazione dell'importo dell'assegno unico e universale si tiene conto anche dell'età dei figli a carico. Per quanto riguarda l'erogazione del beneficio, il provvedimento lascia ai decreti delegati la scelta fra due possibilità: credito d'imposta o corresponsione di un assegno mensile. Inoltre, l'assegno non è considerato per la richiesta e per il calcolo delle prestazioni sociali agevolate, dei trattamenti assistenziali e di altri benefici e prestazioni sociali previsti da altre norme in favore dei figli con disabilità (viceversa non sono considerate ai fini dell'accesso e per il calcolo dell'assegno, le borse lavoro volte all'inclusione o all'avvicinamento in attività lavorative di persone con disabilità).
 
L'assegno è inoltre compatibile con la fruizione del Reddito di cittadinanza e versato congiuntamente nelle modalità di erogazione del RdC. Infine, è prevista l'istituzione di un organismo, aperto alla partecipazione delle associazioni a tutela della famiglia maggiormente rappresentative, per il monitoraggio dell'attuazione e della valutazione d'impatto dell'assegno unico e universale.

Per i minorenni, l'assegno è riconosciuto per ciascun figlio a carico ed è corrisposto dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del diciottesimo anno di età, è inoltre maggiorato per i figli successivi al secondo. Dai diciotto ai ventuno anni, sempre per i figli a carico, l'assegno è corrisposto con importo inferiore a quello riconosciuto per i minorenni, ma solo in presenza di determinate condizioni (percorsi di formazione scolastica, universitaria o professionale, tirocini o percorsi lavorativi a basso reddito, disoccupazione, servizio civile universale). E' inoltre considerata la possibilità di corresponsione dell'importo direttamente al figlio maggiorenne, per favorirne l'autonomia.

Per quanto riguarda i figli con disabilità, l'assegno viene maggiorato rispetto agli importi riconosciuti ai figli minorenni e maggiorenni in misura non inferiore al 30 per cento e non superiore al 50 per cento, con maggiorazione graduata secondo le classificazioni di condizione di disabilità. L'assegno rivolto ai figli disabili a carico viene corrisposto, senza maggiorazione, anche dopo il compimento del ventunesimo anno di età.

Nel corso dell'esame in Commissione, è stato più volte ribadito che platea dei beneficiari e l'entità delle risorse a disposizione per l'attuazione della delega, non sono state definitivamente identificate e quantificate. Tuttavia, nel testo si forniscono indicazioni sulle risorse a finanziamento di misure vigenti a sostegno della famiglia e dalla natalità da reindirizzare in favore dell'erogazione dell'assegno unico e universale. Più precisamente:
risorse del "Fondo assegno universale e servizi alla famiglia", istituito dalla legge di bilancio 2020; risorse rivenienti dall'abrogazione delle seguenti misure: 1) assegno per il nucleo familiare dei Comuni; 2) assegno di natalità; 3) premio alla nascita; 4) fondo di sostegno alla natalità;
risorse rivenienti dall'abrogazione, nel quadro di una più ampia riforma del sistema fiscale, delle seguenti misure: detrazioni fiscali; assegno per il nucleo familiare (ANF).

21 luglio 2020
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