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L. 194. Turco (Pd): “Tra le leggi del nostro ordinamento che brillano per efficacia” 


A 34 anni dall’introduzione della legge 194 oggi a Montecitorio si è svolta una discussione generale sulle mozioni concernenti iniziative per la tutela del diritto all'obiezione di coscienza. Binetti, Udc, “Governo dia attuazione a obiezione di coscienza”

21 MAG - La legge 194, compie 34 anni e oggi a Montecitorio si è svolta una discussione sulle mozioni “concernenti iniziative per la tutela del diritto all'obiezione di coscienza in campo medico e paramedico”
 
“È una legge – ha spiegato Livia Turco nel corso del suo intervento – che appartiene a quelle leggi del nostro Paese che brillano per lungimiranza, saggezza ed efficacia”. Una legge ha ricordato la Turco i cui obiettivi erano la riduzione “al ricorso all'aborto, di incrementare la consapevolezza delle donne e degli uomini nei confronti del valore della maternità e della paternità e, dunque, di prevenire l'aborto.” Oltre a “un sostegno sociale alla maternità.
Se guardiamo le cifre (questa è, tra le leggi del nostro ordinamento, una di quelle che brillano per efficacia, perché la riduzione del ricorso all'aborto è stata davvero drastica” dove per drastica è da intendersi del 60 per cento.
 
Non è tutto rose e fiori però. E la deputata del Pd ricorda “la tutela sociale della maternità. Credo che non possiamo dirci soddisfatti del modo con cui la nostra società e le politiche pubbliche tutelano la maternità”.
Ed in questa direzione che la mozione del Pd, illustrata dalla Turco, chiede al governo un “forte potenziamento del consultorio familiare” oltre alla promozione “dell’informazione ed educazionealla sessualità, alla salute riproduttiva e alla tutela sociale della maternità, rivolta ai nostri giovani e alle nostre ragazze”.

 
"In un momento in cui il paese è assolutamente in astinenza di valori etici, la buona politica deve riscoprire il fondamento etico del suo agire. Il giudizio politico deve rispondere a profonde ragioni di coscienza perché solo da qui può ripartire la buona politica. È bene che il governo dia piena attuazione al diritto all'obiezione di coscienza in campo medico e paramedico, garantendone la completa fruizione senza alcuna discriminazione o penalizzazione, in linea con l'invito del Consiglio d'Europa" lo ha affermato Paola Binetti, Udc, in merito alla discussione generale sulle mozioni concernenti iniziative per la tutela del diritto all'obiezione di coscienza. 
 
In Aula, Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione affari sociali e Responsabile Sanità del partito ha chiesto al governo “il rispetto della legge 194 su tutto il territorio nazionale, la piena applicazione della legge a tutela dei diritti e della salute delle donne, ed iniziative, finalizzate all'assunzione di personale non obiettore in maniera tale da garantire il servizio". Inoltre Palagiano ha chiesto all’esecutivo “di attivarsi, al fine di assicurare il pieno ed efficiente espletamento da parte degli enti ospedalieri delle procedure e degli interventi di interruzione della gravidanza e ad assumere ogni iniziativa affinché la gestione organizzativa e del personale delle strutture ospedaliere sia realizzata in modo da evitare che vi siano presidi con oltre il 50 per cento di obiettori".
"Compito del legislatore è coniugare il diritto all'interruzione volontaria di gravidanza della donna e quello all'obiezione di coscienza del personale sanitario. Due principi legittimi che idealmente dovrebbero convivere ma che, nella realtà, trova difficoltà poiché i medici obiettori spesso si rifiutano di segnalare alle pazienti un medico non obiettore o un'altra struttura sanitaria autorizzata all'interruzione volontaria di gravidanza" ha spiegato Palagiano.

21 maggio 2012
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