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Nursing Up: “Tra le priorità l'aumento dell'indennità di specificità infermieristica”


20 MAR -

"Indispensabile aumentare l'indennità di specificità infermieristica e degli altri professionisti sanitari, il compenso previsto per gli incarichi professionali di base”. Sono queste solo alcune delle richieste con le quali la delegazione del Nursing Up si è presentata oggi al tavolo delle trattative che condurrà alla definizione del nuovo contratto della sanità 2022-2024.

“Ci aspettano tempi di delicato lavoro, nel confronto con l'Aran e con gli altri sindacati, che al di là delle possibili divergenze, sarà all'insegna della piena coerenza con gli intenti che portiamo avanti da anni".

Così in una nota il presidente del sindacato degli infermieri Nursing Up, Antonio De Palma. "Chiediamo, come detto, prima di tutto l'aumento dell'indennità di specificità infermieristica, e quella destinata agli altri professionisti sanitari. E' indispensabile individuare una indennità sostitutiva per le ostetriche, a cui spetterebbe a pieno titolo, lo ribadiamo da tempo ed in quanto professionisti dell'assistenza, quella infermieristica. Occorre lavorare sulla norma contrattuale, allo stato di difficile applicazione, che favorisce i genitori entrambi turnisti, facendo si che possa effettivamente essere applicata secondo le esigenze degli interessati", afferma De Palma.

E ancora: "Chiediamo di creare le condizioni per un aumento del compenso previsto per gli incarichi professionali di base dei professionisti sanitari, una differenziazione dell'indennità di pronto soccorso in base alle qualifiche professionali, per la quale ci sono oggi circa 140 milioni di euro, privilegiando le professioni infermieristiche e sanitarie. Occorre che il contratto imponga un giro di vite sull'uso degli straordinari e della pronta disponibilità da parte degli Enti, che troppo spesso vengono considerati come strumenti di ordinaria programmazione del lavoro, frustrandone completamente lo scopo". Insomma "è giunto il tempo di rimboccarsi le maniche - sostiene il sindacalista -, perché sia chiaro, più che mai oggi nel giorno dell'inizio delle trattative, che in ballo, nel percorso che ci condurrà al nuovo contratto 2022/2024, non ci sono solo le legittime aspettative dei professionisti sanitari italiani, ma la salute dell'intera collettività".



20 marzo 2024
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