La tragedia di Lampedusa. Le dichiarazioni della Fnomceo
03 OTT - Proprio in queste ore nelle quali Roma si sta preparando ad accogliere, domani e sabato, tutti i protagonisti della Promozione della Salute e della Cooperazione internazionale per il convegno “
La Fnomceo per il volontariato medico della Salute e la collaborazione tra Istituzioni”, una nuova immane tragedia si sta consumando sulle nostre coste: sono già centotrenta i cadaveri recuperati dalle acque di Lampedusa, dopo il naufragio di un barcone che trasportava più di cinquecento persone.
“Siamo di fronte a un’altra indicibile tragedia umana – dichiara
Maurizio Benato, vicepresidente Fnomceo, che domani e sabato presiederà i lavori -. Al di là della profonda commozione e della doverosa vicinanza ai feriti e alle famiglie delle vittime, non possiamo non rilevare, ancora una volta, come questi disperati viaggi verso la speranza siano il frutto di politiche miopi, di strategie di intervento prevalentemente verticali che mirano all’ottenimento rapido di risultati quantitativamente rilevanti e impediscono l’identificazione dei processi che generano patologia e disagio. Non agiscono in altre parole, eliminandole, sulle condizioni sociali ed economiche che determinano la malattia; non sono dunque utili a spezzare quella catena del dolore che opprime e avviluppa gli abitanti del Sud del mondo”.
03 ottobre 2013
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