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Antibioticoresistenza. “Odontoiatri siano protagonisti della propria formazione”


Questo l’invito dell’Associazione Italiana Odontoiatri (Aio) in una lettera ai ministri di Salute ed Università e al premier, inviata in occasione della Settimana di sensibilizzazione sulla resistenza agli antibiotici indetta dall’Oms. Chiesto anche il patrocinio del Ministero della Salute per la Giornata mondiale della salute orale del 20 marzo prossimo

24 NOV - Formazione sulle antibioticoresistenze nel Corso di laurea in Odontoiatria; autonomia per gli Odontoiatri nella scelta dei contenuti della formazione in materia; definizione dei suddetti contenuti al tavolo tecnico del Ministero della Salute sull’Odontoiatria.

Sono le tre richieste che Aio - Associazione Italiana Odontoiatri formula scrivendo al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Sottosegretario Paolo Sileri, al Ministro dell’Università Maria Cristina Messa ed al Premier Mario Draghi, dopo aver aderito alla World Antimicrobial Awareness Week, la Settimana di sensibilizzazione sulla resistenza agli antibiotici indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 18 al 24 novembre 2021.
 
Aio chiede anche al Ministero della Salute di patrocinare la Giornata Mondiale della Salute Orale del 20 marzo prossimo; il giorno prima, presenterà il suo nuovo corso di formazione “Alleati contro l’infezione”, una “full immersion” nei protocolli nazionali ed internazionali di uso degli antibiotici.
 
“In tutto il mondo virus, batteri, funghi e parassiti mutano in continuazione e già da tempo hanno iniziato a manifestare resistenza ai farmaci utilizzati quotidianamente nei protocolli terapeutici degli ospedali e di tutte le strutture sanitarie Studi odontoiatrici compresi – sottolinea il Presidente Nazionale AIO Fausto Fiorile nella lettera al Ministro Speranza – in particolare tra i batteri, la resistenza e l’aggressività si sviluppano attraverso i sempre più frequenti cambiamenti genetici che rendono inefficaci gli antibiotici utilizzati tradizionalmente. L’abuso di antibiotici, ed in questo ambito dobbiamo considerare anche l’uso in zootecnia con gli allevamenti intensivi, sta accelerando lo sviluppo di resistenze a questa categoria di farmaci che rendono le infezioni difficili da trattare accrescendo il rischio di contagio, ma soprattutto di esiti gravi che possono condurre anche alla morte”.
 
Associazione Italiana Odontoiatri è impegnata in prima linea sull’educazione alla prevenzione delle resistenze antibiotiche dal 2016, quando ha presentato un progetto comune con Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e Società Italiana di Microbiologia (per una formazione dei Professionisti del Dentale, Medici Odontoiatri ed Igienisti. Nel 2020, in seno al Council of European Dentists, massimo organo di rappresentanza della professione nell’Unione Europea, ha contribuito a promuovere un sondaggio sui comportamenti dei professionisti negli stati membri, che prevede per l’Italia la raccolta di un campione di 800 voci in merito all’utilizzo degli antibiotici.
 
“Purtroppo, il nostro paese è in testa tra i consumatori di antibiotici insieme ad altri paesi Mediterranei ed è tra gli stati comunitari dove si osservano più alti livelli di resistenza batterica; lo stafilococco alla meticillina, l’escherichia coli ai fluorchinolonici e cefalosporine, la klebsiella pneumoniae alle cefalosporine – spiega Fiorile – colpevole di 90 decessi al giorno nell’Unione Europea, la resistenza agli antibiotici può essere rallentata con un corretto uso di questi farmaci e da una ricerca che include il corretto utilizzo di farmaci e persino vettori virali contro i ‘superbatteri’ resistenti. Solo una formazione mirata può darci gli strumenti per cambiare la rotta pericolosa intrapresa e per comunicare i nostri progressi correttamente ai nostri pazienti”.
 

24 novembre 2021
© Riproduzione riservata

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