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Ecm. Fedeli (Opi Lecco): “A rischio copertura assicurativa. Possibili anche sanzioni disciplinari”


“Ricordo che un professionista che non ha assolto almeno al 70 per cento della propria formazione, potrebbe non essere più tutelato dall’assicurazione professionale. L’Ordine potrebbe intervenire con l’esercizio del potere deontologico, e richiamare gli iscritti attraverso dei procedimenti disciplinari”, spiega il presidente di Opi Lecco.

01 DIC -

Ad un mese dalla scadenza del triennio formativo anche gli ordini provinciali degli infermieri devono fare i conti con i ritardatari e gli indisciplinati, pena richiami e sanzioni. Fabio Fedeli, presidente di OPI Lecco, per i suoi 2200 iscritti (di cui un 50 percento in regola e solo un 10 percento privo di formazione) cerca però di scongiurare questa ipotesi.

“Ricordo che un professionista che non ha assolto almeno al 70 per cento della propria formazione, potrebbe non essere più tutelato dall’assicurazione professionale - tiene a puntualizzare Fedeli alla guida dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Lecco -. L’Ordine potrebbe intervenire con l’esercizio del potere deontologico, e richiamare gli iscritti attraverso dei procedimenti disciplinari”.

Autoformazione e dossier collettivi piuttosto che sanzioni
Piuttosto che agire con procedimenti disciplinari, Fedeli però cerca di convincere i più renitenti facendo leva sul rischio di mancata copertura assicurativa per chi non ha assolto almeno al 70 percento dei crediti e rilanciando iniziative come autoformazione e dossier formativi collettivi.


“Per stimolare la formazione anche gli ordini medio piccoli, come quello che presiedo, nel corso degli anni si sono attivati per proporre offerte formative gratuite”, tiene a precisare il Presidente di OPI Lecco. Tra le iniziative fatte Fedeli ricorda i convegni e corsi.

“Abbiamo lavorato con società scientifiche o associazioni tecnico-professionali di interesse e rilevanza anche nazionale, tarando il fabbisogno formativo degli iscritti in coerenza con il mandato dell’ordine per approfondire normativa e deontologia – racconta - , ma anche attività di pratica clinica per approfondire le tematiche suggerite dai nostri iscritti e al tempo stesso cerchiamo di stimolare l’auto apprendimento e l’auto formazione”.

A questo scopo viene selezionata la letteratura scientifica di interesse professionale che viene inviata agli iscritti mediante newsletter. “In questo modo stimoliamo i professionisti a formarsi leggendo gli articoli. Dopodiché, grazie alla guida per autoformazione che forniamo loro, avranno modo di accreditarsi con una pratica che è ancora sconosciuta a molti professionisti”.

Uno sportello ECM insegna a utilizzare la piattaforma Cogeaps
Da qualche anno uno sportello ECM attivo presso la sede di OPI Lecco aiuta gli iscritti ad utilizzare la piattaforma Cogeaps e mettersi in regola proponendo manuali pratici, corsi e attività innovative come il dossier formativo collettivo introdotto a Lecco e poi esteso anche a livello nazionale

“Tutti gli infermieri, per svolgere la professione, fanno un’attività di formazione – sottolinea Fedeli - perché ogni qual volta viene preparato o implementato un nuovo protocollo, esce una nuova linea guida su una tematica professionale, di fatto avviene un aggiornamento, ma pochi ancora sanno e sono consapevoli che questa formazione può essere riconosciuta come ECM. Perciò come Ordine abbiamo costruito il dossier collettivo formativo per i nostri iscritti. Una pratica che già nel triennio passato ha visto riconoscere un bonus formativo. Anche questo è un modo per dare valore alla formazione sia essa erogata tramite FAD o in presenza, sempre comunque coerente con le necessità formative espresse dagli iscritti”.



01 dicembre 2022
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