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Covid. Fimmg incontra Vaia e spunta l’ipotesi dello smart working per gli asintomatici


Confronto tra il Dg della Prevenzione e il segretario del Sindacato Silvestro Scotti: “Dimostra attenzione nei confronti della medicina generale e la giusta considerazione per un quadro epidemiologico che ad oggi non preoccupa, ma richiede comunque risposte efficaci e attenzione”.

15 SET -

“Un confronto estremamente operativo, che dimostra attenzione nei confronti della medicina generale e la giusta considerazione per un quadro epidemiologico che ad oggi non preoccupa, ma richiede comunque risposte efficaci e attenzione. In questo senso voglio ringraziare il Direttore Francesco Vaia per il riscontro immediato che ha dato alla nostra richiesta di un incontro”. È un commento positivo quello di Silvestro Scotti, Segretario Generale della Fimmg, al termine di una mattinata di proficuo confronto con il Direttore Generale del Dipartimento di Prevenzione del Ministero della Salute Francesco Vaia. Sul tavolo, tra gli altri, il tema dei certificati di malattia in caso di positività al Covid e le relative implicazioni epidemiologiche e burocratiche.

“In continuità con il precedente incontro – sottolinea Scotti – abbiamo trovato da parte del Direttore Vaia la volontà di instaurare un percorso di confronto costante, unica strada efficace per determinare e aggiornare le procedure operative legate all’evoluzione del quadro epidemiologico”. Per la certificazione di malattia riferita a soggetti sintomatici Covid positivi, ad esempio, il direttore Vaia ha rassicurato che si attiverà con i propri uffici per un confronto con l’Inps al fine di individuare le migliori procedure da attivare ed evitare fraintendimenti tra i medici di medicina generale e i loro pazienti e per attivare procedure di condivisione della diagnosi con i medici fiscali – che in caso di controllo fiscale di malattia in casa di un soggetto positivo al Covid - possano involontariamente contagiarsi e favorire una diffusione del contagio. Diversamente, per i pazienti asintomatici, l’impegno e quello di individuare i casi nei quali la presenza a lavoro non implichi un rischio epidemiologico, ovvero, favorire dove possibile eventuali forme di smart working.

Nessun allarme, dunque, ma un lavoro costante per offrire risposte parametrate alla situazione e consentire ai medici del territorio di essere pronti ad ogni richiesta di salute da parte dei cittadini. Il leader Fimmg ricorda poi come l’avvio della campagna vaccinale resti un punto cardine per un efficace lavoro di prevenzione: “Essenziale per garantire al meglio i pazienti fragili ed evitare sovraffollamenti delle strutture di emergenza”.



15 settembre 2023
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