"I 520 milioni stanziati in Legge di Bilancio da destinare alle Regioni per abbattere le liste d'attesa sono risorse importanti ma non sufficienti a contrastare questa piaga sociale del Paese. Solo nell'ultimo anno, 1 italiano su 3, circa 14 milioni di persone hanno rinunciato alle cure mediche: il 64% per i tempi di attesa troppo lunghi, il 60% a causa del costo elevato. Se non si interviene con un piano di assunzioni straordinario, siamo di fronte a dati che dimostrano la violazione del diritto alla salute dei cittadini". Così Domenico Proietti, Segretario Generale Uil-Fpl.
"Non si può intervenire solo stanziando esigue risorse per aumentare la tariffa oraria per le prestazioni aggiuntive su base volontaria dei medici. È necessario, invece, rinnovare i contratti con risorse adeguate, procedere alle assunzioni e stabilizzare i precari per contrastare i fenomeni di stress psico-fisico dei lavoratori, sottoposti a orari di lavoro disumani per sopperire alla carenza di personale, garantendo così una qualità elevata dei servizi erogati ai cittadini".