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Firmato accordo ponte per il Ccnl Aris Rsa. Sciopero revocato. I sindacati: “Ora aprire tavolo negoziazione per Contratto unico del settore”


Tra i punti salienti dell’accordo per le lavoratrici e i lavoratori che beneficiano del superminimo previsto dall’art. 56, il riconoscimento di un Elemento Retributivo Aggiuntivo (ERA) per 13 mensilità di 40 euro lordi

25 GEN - “E’ stato firmato l’accordo ponte del Contratto collettivo nazionale di lavoro Aris Rsa. Riteniamo fondamentale sottolineare come, grazie all’intesa sottoscritta nei due accordi ponte ARIS RSA e AIOP RSA, ció costituisca l’impegno concreto di entrambe le parti datoriali a convocare tempestivamente il tavolo di confronto per giungere alla sottoscrizione di un CCNL unico e nuovo per le lavoratrici e i lavoratori di questo importante settore con le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative”.

E’ quanto annunciano i segretari nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, rispettivamente Barbara Francavilla, Roberto Chierchia e Ciro Chietti.

“Tra i punti salienti dell’accordo - proseguono - per le lavoratrici e i lavoratori che beneficiano del superminimo previsto dall’art. 56, il riconoscimento di un Elemento Retributivo Aggiuntivo (ERA) per 13 mensilità di 40 euro lordi; per le lavoratrici e i lavoratori che non beneficiano del superminimo previsto dall’art. 56, il riconoscimento di un Elemento Retributivo Aggiuntivo (ERA) per 13 mensilità in rapporto alla professione/inquadramento fino ad un massimo di 318,50 euro. In considerazione di quanto pattuito, revochiamo lo sciopero nazionale di settore, indetto per il giorno 31 gennaio prossimo", concludono i segretari nazionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.


“Si tratta di un risultato di enorme importanza, che garantisce incrementi retributivi a tutto il personale e ristabilisce, dopo oltre 11 anni, l’unità sindacale”, commenta l’avvocato Giovanni Costantino, Capodelegazione ARIS. “L’accordo, ratificato oggi dal Consiglio Nazionale dell’ARIS - prosegue il giuslavorista - senza eliminare i migliori trattamenti già in essere, allinea la retribuzione fissa di ARIS a quella dei CCNL più recenti e, in questo modo, costituisce un passo importante verso la definizione di un contratto unico di settore, che consentirà alle strutture di area territoriale una maggiore rilevanza a livello nazionale”.

L’intesa regola anche la formazione in materia di sicurezza sul lavoro, estendendo la possibilità di ricorrere alle modalità e-learning e introduce alcune specifiche causali per il contratto a tempo determinato. “In particolare, l’accordo - precisa Costantino - consentirà di assumere a termine i lavoratori, sanitari e sociosanitari, in possesso di un titolo straniero non riconosciuto in Italia, così dando piena operatività alla vigente normativa sul reclutamento temporaneo di questi professionisti e rimuovendo ogni criticità interpretativa in materia”.



25 gennaio 2024
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