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Medici specializzandi. Onotri (Smi): “La stabilizzazione del loro rapporto di lavoro va sostenuta” 


“Chiediamo al Governo d’intervenire con misure urgenti per sostenere l’assunzione in tutto il paese di medici specializzandi in formazione presso le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale tenuto conto della grave carenza di medici ospedalieri in tutto il Paese”: questa la richiesta del Segretario Generale del sindacato

22 FEB -

“La condizione dei 50 mila medici specializzandi nel nostro paese è insostenibile. Molti vengono pagati meno di cinque euro l’ora per prendersi cura delle vite dei pazienti in ospedale, così come recenti inchieste hanno evidenziato”.

Così Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani (SMI)

“Gli specializzandi in formazione dal terzo al quinto anno (nelle varie branche mediche), potrebbero, invece, essere assunti negli ospedali per sopperire alle carenze di medici ospedalieri, rafforzando, innanzitutto i Pronto Soccorso, i dipartimenti di Emergenza- Urgenza, in grande sofferenza per la mancanza di personale medico e le specializzazioni ospedaliere a più alta intensità di lavoro. Percepiscono, invece, una borsa universitaria di circa 1.650 euro lordi al mese , compensi molto più bassi percepiti dai colleghi in Europa, vivendo una grande precarietà del lavoro e una condizione di sfruttamento”.

“Negli ospedali italiani si assiste alla desertificazione di alcuni reparti o servizi in favore di altri, tuttavia, nonostante i notevoli disagi a cui assistiamo ogni giorno, la soluzione percorsa in questi mesi è stata quella delle borse di studio. Ovvero spendere di più ma, non meglio. Unitamente a prevedere la possibilità per i dirigenti medici, sanitari e i docenti universitari di medicina, di andare in pensione a 72 anni su base volontaria ma rinunciando all'attuale ruolo apicale. Sono queste risposte sbagliate che non affrontano la questione in modo strutturale” .

“Dal 2018 il decreto Calabria permette ai medici di essere assunti dal Sistema Sanitario Nazionale a partire dal terzo anno di specializzazione, ma questo non succede. Forse il diniego alle assunzioni dei medici specializzandi è motivato dal fatto che alcuni enti si vedrebbero sottrarre manodopera a basso costo per i reparti”.

“Chiediamo, per queste ragioni, al Governo d’intervenire con misure urgenti per sostenere l’assunzione in tutto il paese di medici specializzandi in formazione presso le aziende e gli enti del Servizio Sanitario Nazionale tenuto conto della grave carenza di medici ospedalieri in tutto il Paese”.



22 febbraio 2024
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