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Verso le elezioni. Le richieste dell'Andid. "Albo professionale e accreditamento diretto"


L'associazione nazionale dietisti ha presentato un manifesto a tutte le forze politiche in campo per un sistema sanitario sostenibile. Il documento sottolinea come "il percorso assistenziale della nutrizione sia componente fondamentale dei percorsi assistenziali per le patologie croniche". 

22 FEB - Un vero e proprio manifesto con obiettivo quello della sicurezza del cittadino in materia di diete e nutrizione, ma anche la razionalizzazione della spesa del Ssn. Lo hanno stilato i dietisti dell'Andid, inviandolo a tutte le forze politiche alla vigilia delle elezioni.
 
Questi i punti chiave:
Albo professionale: i Cittadini hanno il diritto, tutelato dalla Costituzione, a riconoscere i Dietisti cui si rivolgono e sapere con esattezza cosa legittimamente aspettarsi da loro; il danno alla salute dei Cittadini derivante dall'abusivismo professionale in ambito nutrizionale e dietetico è molto rilevante ed evidente.
Chiarezza nella formazione dei professionisti: vanno chiariti i confini di competenza tra i diversi Professionisti di ambito nutrizionale, attribuendo soltanto a chi proviene dalla formazione in medicina la responsabilità delle prestazioni relative alla cura e riabilitazione nutrizionale.
Accreditamento diretto con le Aziende Sanitarie pubbliche: i Cittadini devono poter scegliere consapevolmente i dietisti libero professionisti per la presa in carico in merito a problematiche che non necessitano, per loro complessità, di un approccio multiprofessionale. Tale possibilità significherebbe per il Sistema maggiori risparmi e migliore efficienza grazie alla corretta allocazione delle casistiche rispetto alle risorse.
Libera professione intramoenia in autonomia: l’accesso diretto del Cittadino alle prestazioni del dietista, in libera professione, va ugualmente garantito all’interno delle strutture sanitarie, svincolandolo dalla visita medica, qualora non necessaria; a tale scopo vanno effettuate opportune modifiche al CCNL.
Progetto Nazionale sui Percorsi di Cura facilitati: la codificazione di percorsi di assistenza nutrizionale sulla base di protocolli interdisciplinari, consente l’accesso diretto al professionista senza duplicazioni di visite; in questo ambito esistono alcune valide esperienze regionali. Tale scelta, da un lato consente ad ogni professionista di esprimere il massimo delle proprie potenzialità, rispondendo in modo adeguato ai bisogni di salute in relazione ai diversi gradi di complessità, e dall’altro, di liberare risorse in relazione ai bisogni complessi, aumentando la sostenibilità del sistema. 

22 febbraio 2013
© Riproduzione riservata

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