Dati sanitari online. Per gli esperti, sicurezza e privacy a rischio. Servono nuove regole
L’allarme lanciato da Anorc e Sit che chiedono alle istituzioni una veloce emanazione della normativa tecnica che regolamenta la gestione documentale della massa di dati informatici e che presenta ancora importanti lacune. A rischio anche la sicurezza di ricette elettroniche e vertificati medici online
08 NOV - Gli Stati generali della memoria digitale, piattaforma interassociativa promossa da
Anorc (Associazione nazionale per operatori e responsabili della conservazione digitale documentale) e rappresentante numerose associazioni e organizzazioni nazionali interessate alla materia digitale, tra cui la
Sit - Società Italiana di Telemedicina e sanità elettronica in qualità di socio fondatore, hanno presentato in questi giorni alle autorità nazionali competenti (tra le quali AgID e i principali enti e ministeri) i risultati della
petizione online, lanciata nei mesi scorsi.
Assieme alle firme raccolte è stato inviato alle istituzioni
un documento in cui si chiede a gran voce una veloce emanazione della normativa tecnica che regolamenta la gestione documentale e che presenta ancora importanti lacune.
“Se infatti lo scorso 12 marzo – scrivono le due associazioni - sono state pubblicate in Gazzetta ufficiale le nuove regole tecniche per la conservazione dei documenti informatici e per il protocollo informatico, manca ancora all’appello un tassello fondamentale per permettere che la gestione e la conservazione dei documenti informatici avvengano in maniera davvero corretta e sicura, ovvero le regole tecniche in materia di formazione e di gestione documentale e le regole tecniche sulla sicurezza dei dati, dei sistemi e delle infrastrutture”.
“Come possiamo procedere, infatti, alla conservazione digitale dei documenti informatici, obbligatoria per legge – prosegue ancora la nota congiunta - se prima non abbiamo tutte le regole tecniche che costituiscono l'abc per formare e gestire correttamente e in sicurezza questi documenti?”
“Per garantire ai nuovi archivi digitali, e quindi al patrimonio inestimabile della nostra memoria, sicurezza, autenticità e affidabilità nel tempo, gli Stati generali della memoria digitale sollecitano quindi con urgenza le istituzioni competenti ad emanare le regole tecniche ancora mancanti, il cui iter è bloccato da ormai troppo tempo, nella convinzione che solo con un apparato normativo completo l'innovazione digitale potrà proseguire nel nostro pese su solide basi”.
08 novembre 2014
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