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Parafamacie contro Fazio: “Da lui solo parole denigratorie”


Dopo le dichiarazioni rilasciate dal Ministro Fazio che si era dichiarato "contrario ad ogni forma di sanatoria delle parafarmacie", i farmacisti titolari di Parafarmacia contrattaccano dichiarando di sentirsi “per l’ennesima volta attaccati e offesi, senza alcun motivo, dal governo e dalle istituzioni italiane che, anziché sostenere una politica di liberalizzazione del settore,continuano a sostenere una politica di lobby e privilegi”.

28 GEN - I titolari di Parafarmacie ritengono che  “il cittadino italiano non confonde la Farmacia da Parafarmacia, nome comunque presente in altri paesi europei,  perché dal 2006 il farmacista all'interno,  lo informa e lo educa sui farmaci  che può acquistare o meno. Il cittadino comune è regolarmente confuso perché non riesce a capire in maniera chiara cosa può acquistare o meno in questi due canali. Esso trova dietro al banco la stessa figura professionale, che in Parafarmacia può consegnare solo alcuni farmaci, mentre in farmacia lo stesso farmacista è libero di poter “consigliare” qualsiasi tipo di farmaco”.
Secondo il Forum Parafarmacie “tutto questo è causato dal fatto che i farmaci di fascia C, comunque a carico del paziente, in Farmacia vengono consegnati e venduti senza alcuna richiesta di ricetta come detterebbe la legge (più volte dimostrato in servizi televisivi)”.
“Signor Ministro - prosegue la nota del Forum nazionale Parafarmacie - il cittadino non è confuso dal nome Parafarmacia, che noi auspichiamo venga cambiato il prima possibile in “Farmacia Non Convenzionata”,  ma da un comportamento estremamente commerciale da parte di chi per anni lo ha abituato a poter comprare tutto senza nessun obbligo. Ricordiamo al ministro Fazio che all’interno delle Parafarmacie italiane lavorano per legge dei professionisti del settore farmaceutico, iscritti ad un ordine professionale e tenuti ad avere tutti gli oneri di un qualsiasi altro farmacista titolare di farmacia e che pretendo rispetto dal loro Ministro della Salute”.
I farmacisti titolari di Parafarmacie chiedono di liberalizzare il mercato: “Le associazioni consumatori, i cittadini italiani, Antitrust si esprimono quotidianamente con la richiesta di continuare il percorso di liberalizzazione del settore ed è questo che chiediamo al governo una posizione chiara e l’ampliamento della distribuzione di tutti i farmaci a pagamento a carico del cittadino (fascia C).
Questa proposta non è una proposta commerciale, ma questo è un servizio al cittadino chiaro e trasparente e soprattutto senza nessun costo e onere per lo stato italiano”.

28 gennaio 2011
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