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Farmacia dei servizi. Pizzetti: “Grande opportunità di crescita, ma necessità di cautele adeguate”


Il Garante della privacy è intervenuto al convegno promosso oggi a Roma da Federfarma ricordando come il ruolo dell'Autorità garante dei dati personali non sia solo da “burocrate”, ma che l’intento è quello di accompagnare l'evoluzione delle farmacie garantendo il "bagaglio etico di sempre".

16 FEB - Farmacie come primo presidio territoriale socio-assistenziale inserito a tutti gli effetti all’interno del Ssn. Di questo si è discusso questa mattina a Roma, presso la Sala del Tempio di Adriano, all’interno del convegno promosso da Federfarma per fare il punto della situazione riguardo i decreti attuativi per la farmacia dei servizi.
Da segnalare l’intervento del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che ha annunciato la pubblicazione dei decreti in Gazzetta Ufficiale entro un mese e mezzo. Annuncio accolto con entusiasmo della presidente di Federfarma, Annarosa Racca che, esprimendo apprezzamento per le parole del ministro, ha ribadito la volontà delle farmacie di evolvere verso un nuovo modello capace di rispondere alle attuali esigenze dei cittadini.

Ad aprire i lavori della giornata è stato il Garante della Privacy Francesco Pizzetti, che ha sottolineato come sia proprio l’evoluzione tecnologica, ed in particolare la telematica, a  permette alla farmacia di costituire una rete informativa. Processo, questo, che si accompagna a una crescita dei servizi. “In realtà la farmacia  costituiva nodo di una rete anche in passato – ha ricordato il garante - ma oggi cambiano gli strumenti perché tutta la società cambia ed è interconnessa. Basta pensare a come, pur vivendo in paeselli sperduti, si possa essere collegati in rete con tutto il mondo”. Per Pizzetti anche la farmacia può e deve andare nel futuro trasformando la necessità di evolvere in una grande opportunità di crescita. Due sono stati i punti sottolineati dal Garante: la necessità che anche le piccole farmacie siano inserite a pieno titolo nel sistema della protezione dei dati, perché esse non possono rimanerne escluse, in quanto l’esclusione comporterebbe rischi per loro e per i cittadini. E il rapporto con le Regioni, perché è necessario che gli accordi regionali sui servizi siano omogenei tra loro per evitare che si acuiscano ulteriormente differenze già fin troppo presenti sul territorio. “Il mio obiettivo – ha concluso Pizzetti - è quello di accompagnare le farmacie in un processo non facile ma irrinunciabile e assicuro a Federfarma massima collaborazione. Non siamo dei burocrati, ma vogliamo aiutare le farmacie a portare lo stesso bagaglio etico di sempre con strumenti e cautele adeguate ai tempi.”

Il presidente del Censis Giuseppe De Rita, invece, ha evidenziato come oggi la farmacia sia chiamata a svolgere un doppio ruolo strategico: da una parte come operatore di comunità sul territorio e dall’altra come rappresentante di un sistema “alto” (il Servizio Sanitario Nazionale), di cui è espressione diretta davanti al cittadino. “Si tratta di una capacità sempre più strategica – ha detto - in quanto l’età media cresce e anziani e disabili hanno bisogno di una presidio sanitario vicino e facilmente accessibile, ma collegato con i presidi lontani, deputati a trattare le problematiche di salute più complesse”.

Proprio a questo proposito il presidente del Sunifar (farmacie rurali) Alfredo Orlandi ha sottolineato la necessità che le farmacie che operano nei piccoli centri vengano messe in condizione di erogare servizi che sono particolarmente utili nelle zone più disagiate. In particolare gli adempimenti a tutela della privacy e i criteri per l’erogazione dei nuovi servizi non devono diventare per le piccole farmacie un ostacolo insormontabile in questo processo.

Visto che il nuovo ruolo dei farmacisti sul territorio dovrà essere di collaborazione con i medici di medicina generale, diventerà fondamentale trovare un dialogo e creare sinergie tra le due professioni. A questo proposito il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo, ha riconosciuto che “inizialmente molti medici pensavano che i servizi in farmacia fossero una invasione di campo e quindi li hanno osteggiati, ma poi, grazie al dialogo con Federfarma, l’equivoco è stato chiarito. Anche questo episodio conferma che il dialogo tra categorie permette di comprendere insieme le competenze di ciascuna professionalità e utilizzarle per creare sinergie a vantaggio del sistema e dei cittadini”.
 
Infine, è intervenuto il direttore generale del Sistema Informativo del Ministero della Salute, Rosanna Ugenti, per spiegare come il Ministero abbia lavorato in modo continuo con il garante della Privacy per scrivere il decreto sulla prenotazione di analisi e visite tramite CUP in modo tale da assicurare protezione e sicurezza ai cittadini. Infatti il Garante, nel parere formale dato sul provvedimento, ha riconosciuto al Ministero di aver tenuto conto dell’esigenza di rispettare la privacy e ha apportato minime modifiche al testo.
 

16 febbraio 2011
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