Esami radiologici. Appropriatezza e applicazione del principio di giustificazione. Ecco la risoluzione dei medici del Wonca Italia
Inviata anche a Istituzioni e Società scientifiche della radiologia il documento tocca il tema dell’appropriatezza e l’applicazione del principio di giustificazione sulla quale intende sensibilizzare i medici italiani, e i medici di famiglia in particolare, a tenere nella giusta considerazione il rapporto tra rischi e benefici ogni volta che si prescrive una procedura diagnostica o interventistica che comporti il rischio da radiazioni ionizzant. IL DOCUMENTO
18 GEN - “Solo il 56% degli esami eseguiti radiologici eseguiti in Italia risulta pienamente appropriato e siamo tra i Paesi più forniti di impianti TC e RM: soltanto la Regione Puglia ha lo stesso numero di impianti di tutta l’Inghilterra. Sono dati forniti nel 2015 al XIV congresso del Sindacato Nazionale dei Radiologi e mostrano come esistono larghissimi margini di intervento per evitare la prescrizione di esami inutili o superflui. In questo caso però il problema non è legato soltanto a spesa inutile, ma ai rischi da radiazioni, individuali e collettivi, che un eccesso di esami radiologici può portare ai pazienti”.
É quanto ricorda il Coordinamento delle Società Scientifiche Italiane aderenti al WONCA (l’organizzazione mondiale dei medici di famiglia nata nel 1972 e che conta circa 500 mila medici iscritti di 118 paesi) ha chiesto alle società scientifiche della radiologia, al Ministero della Salute e a Cittadinanzattiva di collaborare in vista dell’applicazione della direttiva EURATOM del 2013, che dovrà essere applicata nel nostro Paese entro la fine di quest’anno.
In questo senso WONCA Italia ha approvato una risoluzione riguardante “l’appropriatezza e l’applicazione del principio di giustificazione sulla quale intende sensibilizzare i medici italiani, e i medici di famiglia in particolare, a tenere nella giusta considerazione il rapporto tra rischi e benefici ogni volta che si prescrive una procedura diagnostica o interventistica che comporti il rischio da radiazioni ionizzanti”.
“Da alcuni anni – si legge in una nota - WONCA collabora con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica ed altre agenzie internazionali e ha preso parte a numerose iniziative sulle problematiche connesse all'uso appropriato delle radiazioni diagnostiche e delle procedure interventistiche e all'applicazione del principio di giustificazione, portandovi il punto di vista della medicina generale. La sezione italiana del WONCA è stata particolarmente attiva, svolgendo un ruolo di collaborazione e di rappresentanza negli eventi citati”.
Con la risoluzione WONCA Italia intende offrire “la collaborazione e il punto di vista della medicina di famiglia, anche in vista dell'applicazione della direttiva EURATOM BSS del dicembre 2013. Quest'ultima infatti, per la parte che riguarda la giustificazione delle procedure che comportano l'erogazione di radiazioni ionizzanti, sottolinea la comune responsabilità dei medici che prescrivono gli esami e dei medici e operatori della radiologia che li eseguono. Soltanto una forte collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e con le istituzioni preposte può favorire la corretta applicazione del principio di giustificazione e l’appropriatezza, a tutto vantaggio dei pazienti”.
18 gennaio 2016
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