Pubblicità sanitaria, in 4 mila per una petizione in nome della trasparenza
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri si scaglia contro la pubblicità ingannevole in ambito sanitario. Presto sarà presentata una petizione al Presidente della Repubblica e al ministro della Salute. È possibile aderire all’istanza, ideata da Gilberto Triestino, odontoiatra iscritto a entrambi gli albi dell’Ordine di Roma. Ecco la PETIZIONE.
09 FEB - La pubblicità sanitaria dev’essere corretta ed onesta, la salute non è un bene che si vende. Lo sostengono, in modo unanime, quasi 4 mila persone, tra compresi i membri della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Ma la loro non è una semplice richiesta che, come tante altre, potrebbe rimanere inascoltata.
L’hanno messa nero su bianco in una petizione che presto sarà inviata al Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella e al Ministro della Salute
Beatrice Lorenzin. L’iniziativa è di
Gilberto Triestino, odontoiatra iscritto a entrambi gli albi dell’Ordine di Roma. Il dottore ha diffuso la petizione attraverso la piattaforma Change.org e in pochi giorni ha già raggiunto 3.817 sostenitori.
Tutti i firmatari sostengono il contenuto dell’istanza: “la gente non dev’essere illusa da messaggi accattivanti ma falsi – si legge nella petizione – l’ordine dei medici garantisce correttezza”, una correttezza che l’ordine professionale vorrebbe poter garantire non solo sui messaggi degli iscritti ma anche su quelli di tutti gli altri. Sotto la lente di controllo, dunque, dovrebbero finirci tutti i messaggi pubblicitari in campo sanitario, anche quelli che partono da soggetti terzi, catene e società commerciali.
“Non stiamo difendendo gli interessi di una categoria – ha spiegato Triestino, motivando la sua petizione - Vogliamo che i cittadini vengano curati con onestà e competenza e che gli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri controllino preventivamente la veridicità dei messaggi pubblicitari per iscritti e persone giuridiche”.
Sulla questione è intervenuto anche il Presidente della Cao nazionale,
Giuseppe Renzo, che ha inviato una circolare a tutti e 106 i presidenti delle Cao per invitarli, anche ufficialmente, ad aderire ad un’inziativa che ha definito brillante e coinvolgente. “Nell’esprimere il plauso al collega dr- Triestino, mi permetto di definire la firma della sua petizione un fatto etico - ha detto Renzo - dobbiamo, tutti insieme, mobilitarci per difendere la Salute delle persone e la Professione”. Ha poi concluso invitando i Presidenti a divulgare la notizia, invitando gli iscritti a firmare e condividere la petizione.
09 febbraio 2017
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