Infermieri stomaterapisti. Il gruppo Gesto diventa una realtà anche in Centro Italia
Il Gruppo è composto a livello nazionale da 47 infermieri stomaterapisti. L’esperienza, partita dal Nord Italia, continuerà ora anche nelle Regioni del Centro con 15 infermieri esperti, per sviluppare progetti di valore a favore dei portatori di stomia, più di 70.000 in Italia.
17 FEB - Viaggiare, fare sport, giocare con i nipoti… azioni quotidiane che ci rendono felici ma che per alcuni pazienti possono diventare solo un lontano ricordo. Evitare che questo succeda ai portatori di stomia, oltre 70.000 secondo le stime, è l’obiettivo del Gruppo Gesto, Gruppo di Esperti in Stomaterapia, che lavora in maniera volontaria per diffondere la cultura della stomia e sensibilizzare sulle conoscenze richieste per un’assistenza di qualità al portatore di stomia.
Già attivo nel Nord, dove collabora con i collegi Ipasvi e associazioni di categoria e di pazienti, come Aioss (Associazione Italiana Operatori Sanitari di Stomaterapia) e Fais (Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati) inizia adesso a lavorare nelle regioni del centro Italia, dove, secondo le stime del Gruppo, si contano più di 26.000 portatori di stomia.
In queste regioni le attività verranno portate avanti da 15 stomaterapisti attivi in diverse aziende di Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche e Sardegna, per sviluppare progetti di valore a sostegno della qualità della vita di chi vive con una stomia.
“Queste persone hanno particolare bisogno di una assistenza continua e qualificata di natura tecnico-infermieristica, psicologica e sociale per imparare a vivere la propria vita in maniera autonoma e positiva” afferma in una nota
Natascia Tonarelli, membro del gruppo e stomaterapista presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Ospedale Cisanello.
“Possiamo migliorare notevolmente la qualità di vita di queste persone – spiega nella nota
Concettina Taraschi, stomaterapista presso l’AOU Ospedali Riuniti Umberto I, G.M. Lancisi, G. Salesi di Ancona - Lo stomaterapista prende in carico la persona, valuta il complesso stomale e i suoi bisogni del paziente nel tempo. Pianifica l’assistenza, assistendolo nella libera scelta del miglior dispositivo di raccolta, rispondendo a requisiti oggettivi di sicurezza, protezione cutanea e affidabilità, per favorire il reinserimento della persona nel suo contesto sociale e lavorativo e prevenire possibili complicanze”.
17 febbraio 2017
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