Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 14 OTTOBRE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Ordine dei medici: “I medici perdono il 20% del loro tempo al computer”


È troppo il tempo sottratto da compiti che esulano dal lavoro proprio del medico, come ad esempio quello impiegato per le certificazioni di malattia. Questo è uno dei focus affrontati dall’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma durante due giorni di formazione professionale. Parere favorevole all’informatizzazione, ma senza ricorrere a sistemi troppo complessi che comportano una riduzione dell'attività clinica.

20 FEB - Due giornate di studio incentrate sul tema dell'informatizzazione in sanità che hanno permesso a tutti gli iscritti all’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma di aggiornare le proprie conoscenze su molte delle novità che la tecnologia introduce in ambito sanitario. Il corso si è concluso nel fine settimana scorso ed ha affrontato vari aspetti interessanti, dagli adempimenti informatici correlati alla compilazione della ricetta in modalità dematerializzata, alle complessità dei sistemi delle reti pubbliche e private (quella regionale Sismed e quelle connesse al sistema Ts), fino agli invii delle certificazioni di malattia, alla sicurezza e alla riservatezza dei dati dei pazienti.

“Abbiamo evidenziato - ha commentato al termine Cristina Patrizi, consigliere dell’Ordine e organizzatrice dell’evento - come oltre il 20% del tempo a disposizione dei clinici, specialisti ambulatoriali e medici di medicina generale, si perde battendo sui tasti di un computer e interfacciandosi con collegamenti di rete. E questo nelle migliori delle ipotesi".
L’incontro ha permesso di confrontarsi anche sulla problematica delle certificazione di malattia, richiamando anche l'impegno assunto a dicembre scorso dalla Federazione nazionale (FNOMCeO) di farsi portavoce di un disegno di legge che modifichi il sistema di queste certificazione e preveda l’autogiustificazione per quelle brevi. “Non è possibile - ha spiegato il presidenti dell'Ordine di Roma, Giuseppe Lavra - sovraccaricare i clinici degli oneri, anche questi telematici e difformemente applicati nel nostro Paese, di una certificazione che nel 2015 ha determinato, secondo dati INPS, oltre 18 milioni di certificati trasmessi on line al sistema TS: atti medici che si sarebbero potuti evitare o limitare dando al cittadino la possibilità di autogiustificare i primi giorni di malattia”.

È emersa pure la necessità di revisionare la normativa Brunetta che ora prevede il licenziamento o la revoca della convenzione per il medico interessato da un provvedimento correlato a una certificazione di malattia che risulti non legittimamente formulata.
“in conclusione – ha detto Cristina Patrizi – siamo favorevoli all’informatizzazione, se questa concorre al miglioramento del lavoro di migliaia di medici della sanità pubblica e privata. Ma diciamo no a sistemi troppo complessi che comportano una riduzione dell'attività clinica e distolgono tale lavoro e l'attenzione ai pazienti con compiti e mansioni che non sono proprie del medico”.

 

20 febbraio 2017
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy