Dl Semplificazioni. Fismu a Grillo: “Non si escludano i lavoratori dell’Emergenza territoriale, si passi a rapporto di lavoro dipendente”
Il sindacato apprezza l’intervento normativo che consente a chi ha lavorato nei Pronto soccorso non in maniera continuativa di poter accedere ai concorsi in Medicina d’Urgenza ma critica il fatto che vengono esclusi coloro che hanno lavorato nell’Emergenza territoriale. “Basta con la politica dei ‘due pesi e due misure”.
16 GEN - La Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu rivolge un appello al ministro della Salute,
Giulia Grillo in merito agli interventi sul precariato nel 118 e al decreto semplificazioni.
Emanuele Cosentino, Dirigente Nazionale F.I.S.M.U 118-Emergenza Sanitaria Territoriale: “Abbiamo letto con attenzione l’emendamento all’articolo 9 del cosiddetto decreto semplificazione in discussione e ci siamo ritrovati d’accordo sul fatto che, bene o male, si stia cercando di mettere una pezza ai tanti danni causati al Servizio Sanitario Nazionale e per restituire una dignità professionale soprattutto a chi, tra gli altri, ha dovuto sopportare il peso di ingiustizie, ritardi, trascuratezza e scarsa o assoluta assenza di programmazione. Ma non basta!”.
“Apprezziamo, molto gli sforzi - sottolinea - ma ci chiediamo perché ancora una volta: ‘due pesi e due misure’. Perché qualunque contratto atipico di ‘almeno 4 anni negli ultimi 10 svolto nell’emergenza ospedaliera, ancorché non specializzati’ ha maggiore valore di un contratto di convenzione svolto in quella extra-ospedaliera o territoriale? Fermo restando che, in tutta Italia, moltissimi medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale hanno svolto e svolgono tuttora analoga funzione di servizio o anche in eccedenza oraria presso P.S e DEA, quale può essere la motivazione per cui un Medico dell’emergenza territoriale convenzionato da 5 o 6 anni in via continuativa, titolare o incaricato a tempo pieno, non specializzato o specialista in branca non equipollente o affine, non possa essere ammesso a partecipare ad un concorso pubblico relativamente a servizi di emergenza che già da anni svolge?”
“È vero - aggiunge il dirigente nazionale Fismu - che esiste una normativa e se essa viene in qualche maniera modificata, seppur in via eccezionale, determinata dalle contingenze, deve però comprendere tutti coloro a cui essa può fare riferimento, senza creare ulteriori differenze, senza distinguere al ribasso e creare molti altri, ulteriori, ‘figli di un Dio minore’ come spesso nel passato si è fatto. In un momento politico in cui la ‘deregulation’ è diventata la regola per riparare ai ritardi programmatori del passato, appare corretto, e giusto, che tutte le figure che hanno subito questi gravi errori debbano essere egualmente risarciti, se così, si può dire. Pertanto, Ministro, ripariamo a questa ingiustizia ed eliminiamo le differenze, le enormi carenze di personale medico create negli anni ce lo permettono. D’altra parte si tratta di medici che per anni, tutti insieme, hanno sostenuto strenuamente il nostro Sistema Sanitario, al di là dei loro ruoli e mansioni”.
“Anzi - conclude Cosentino - sarebbe ancora più giusto che i Medici dell’Emergenza Territoriale convenzionati di tutta l’Italia, specialisti e non, che da anni svolgono il loro ruolo, con abnegazione, in tutte le circostanze, spesso abbastanza difficili e complesse, fossero direttamente assorbiti nella Dirigenza Medica dei DEA, comprensivi dell’Emergenza Territoriale, al fine di garantire stabilità, omogeneità e uniformità al Sistema di Emergenza-Urgenza di cui tanto il cittadino italiano ha bisogno. Pertanto, Le chiediamo di dare definitivamente un calcio alla precarietà e all’instabilità del sistema e delle persone…. Sarebbe veramente un passo importante, forse veramente il primo, per un Sistema sanitario veramente….Nazionale”.
16 gennaio 2019
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