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Al via certificazione professionale del Coordinatore delle attività di gestione del rischio sanitari


Il 28 settembre e il 14 dicembre 2019 le prime due sessioni di esame con scadenza il 18 settembre 2019 per la presentazione delle candidature. Il bando è stato pubblicato sul sito di Rina. I laureati in medicina e chirurgia potranno certificarsi come Clinical Risk Manager, tutti gli altri professionisti, con laurea magistrale, in possesso di adeguata formazione ed esperienza almeno triennale potranno certificarsi come Safety&Quality Manager. 

28 LUG - Parte la certificazione professionale del Coordinatore delle attività di gestione del rischio sanitario, figura professionale prevista dalla Legge 24/2017 (legge Gelli) sulla sicurezza delle cure e la responsabilità professionale. Il 28 settembre e il 14 dicembre 2019 le prime due sessioni di esame con scadenza il 18 settembre 2019 per la presentazione delle candidature.

Il bando è stato pubblicato sul sito di Rina, organismo di certificazione tra i più importanti a livello internazionale che opera da 150 anni nel nostro paese nel campo dell'accreditamento e certificazione professionale.

Rina è l'organismo di certificazione accreditato e riconosciuto da Accredia a cui Insh ha affidato la certificazione professionale. La certificazione si baserà su uno standard messo a punto dall'Italian Network for Safety in Healthcare e valutato accreditabile da Accredia. I laureati in medicina e chirurgia potranno certificarsi come Clinical Risk Manager, tutti gli altri professionisti, con laurea magistrale, in possesso di adeguata formazione ed esperienza almeno triennale potranno certificarsi come Safety&Quality Manager.

Il titolo di certificazione professionale potrà essere valutato a livello di concorsi pubblici e rappresentare per il sistema assicurativo una garanzia di affidabilità della figura preposta a svolgere tale importante funzione nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie. Sino al 1 settembre 2020 una norma transitoria consentirà la certificazione anche a tutti coloro che non sono in possesso di tutti i requisiti attualmente previsti dallo standard, sarà a tal fine dato particolare rilievo alla formazione accademica e all'esperienza professionale svolta, oltre che all'esame scritto e orale.

Un pool di esperti in gestione del rischio sanitario e sicurezza del paziente si occuperà di svolgere gli esami.  Si tratta nel panorama sanitario di una importante novità trattandosi della prima certificazione basata su di una norma che prevede esplicitamente questa figura professionale. In un meeting tenutosi a Roma il 1 aprile u.s. fu data ampia trattazione pubblica alla certificazione professionale del clinical risk manager.

La certificazione potrà inoltre valere a livello internazionale a seguito degli accordi di mutuo riconoscimento esistente tra gli organismi di certificazione appartenenti a European co-operation for accreditation (EA) a livello europeo, e, a livello mondiale, International Accreditation Forum (IAF). La figura del risk manager è certificata inoltre a livello internazionale anche da altri autorevoli organismi come l'Institute for Healthcare Improvement. 

28 luglio 2019
© Riproduzione riservata

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