Fascicolo sanitario elettronico. “Serve riforma urgente”. L’appello di Sit, Anorc, Cnr-Irpps e Siaarti
Società scientifiche e associazioni hanno deciso di unire le forze perché l'Fse è una delle chiavi della Telemedicina, "che con un sistema informativo funzionante e dati di qualità può abbattere le ospedalizzazioni, anche nelle terapie intensive, in misura rilevante". Può essere insomma una delle armi per affrontare la crisi di sistema resa ancor più evidente dalla pandemia, e che si manifesterà ulteriormente nei prossimi mesi per il sommarsi delle cronicità post-Covid con le altre trascurate in questi due anni.
29 APR - Sul Fascicolo sanitario elettronico "serve una riforma urgentissima perché così come è oggi lo strumento pone molti problemi operativi" risultando poco utile ai cittadini e al Ssn quando potrebbe invece contribuire ad "abbattere le ospedalizzazioni, anche nelle terapie intensive, in misura rilevante". E' l'appello congiunto di Sit, Anorc, Cnr-Irpps e Siaarti, lanciato oggi con una conferenza stampa.
Società scientifiche e associazioni hanno deciso di unire le forze perché l'Fse è una delle chiavi della Telemedicina, "che con un sistema informativo funzionante e dati di qualità- si legge in una nota congiunta- può abbattere le ospedalizzazioni, anche nelle terapie intensive, in misura rilevante". Può essere insomma una delle armi per affrontare la crisi di sistema resa ancor più evidente dalla pandemia, e che si manifesterà ulteriormente nei prossimi mesi per il sommarsi delle cronicità post-Covid con le altre cronicità trascurate in questi due anni a seguito dell'emergenza sanitaria.
"Per creare una sanità migliore - ha detto il presidente Sit,
Antonio Gaddi - servono informazioni sanitarie fruibili e corrette. L'attuale Fascicolo Sanitario Elettronico non solo non consente di realizzare questi obiettivi, ma non ha ancora dimostrato di essere scevro di possibili effetti indesiderati e rischia di bloccare molte delle progettualità del Pnrr".
La maggiore criticità, come ha spiegato F
abrizio L. Ricci, former Director Lavese-Consiglio Nazionale Ricerch, è che "oggi in Italia vi sono 21 Fse, uno per ogni Regione (in realtà 22 con il Fse jolly della Sogei) per l'autonomia delle Regioni con conseguente diversi contenuti e funzioni, oltre a quelle richieste a livello nazionale". Per questo, suggerisce il presidente di Anorc Professioni, avvocato Andrea Lisi, "è necessario un cambiamento culturale che metta al centro i dati. Serve una metadatazione standardizzata. E su quei dati a livello centrale vanno garantiti i principi di interoperabilità, accessibilità, minimizzazione, usabilità, condivisione, garantendo naturalmente una applicazione rigorosa del Gdpr".
L'importanza della reingegnerizzazione dell'Fse, l'ha ricordata anche
Flavia Petrini, presidente Siaarti: "Le nuove tecnologie digitali- ha detto- sono indispensabili anche per ridurre la pressione sulle strutture di ricovero ed in parte quella sul personale sanitario. Sia per la Medicina Perioperatoria, le Reti di Terapia Dolore e Cure Palliative ed a maggior ragione per le Cure Intensive e l'assistenza alle criticita' in emergenza". Secondo la presidente, il Fascicolo Sanitario Elettronico può essere "l'anello di congiunzione nella progettualità digitale fra Medici di medicina generale, pediatri e specialisti del Ssn".
29 aprile 2021
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