Governare l’Ospedale del futuro. L’innovazione: sfida e opportunità
di Gianfranco Finzi e Ida Iolanda Mura (Anmdo)
14 NOV -
Gentile Direttore,
come sarà l’Ospedale del futuro? O, in altri termini, quale futuro per l’Ospedale? In qualsiasi modo venga posta la domanda, il fatto certo è che l’assistenza ospedaliera sta attraversando un processo di progressivo cambiamento e trasformazione che la porterà a diventare, forse prima di quanto si possa immaginare, molto diversa da come siamo abituati a viverla e a governarla.
Se il Novecento è stato infatti il secolo delle grandi transizioni e del rapido sviluppo delle conoscenze tecnologiche e biomediche, il nuovo millennio si è aperto con aspettative enormi nei confronti di una Medicina sempre più predittiva e personalizzata. Diagnostica mini-invasiva e imaging molecolare, farmacogenomica, chirurgia robotica e conservativa, medicina rigenerativa e di precisione sono infatti solo alcuni dei nuovi strumenti che consentiranno di contrastare le patologie fin dalle loro fasi più precoci, anche grazie alla conoscenza del profilo genetico individuale. Come ripensare dunque l’assistenza ospedaliera alla luce di questi profondi cambiamenti?
In quale misura e attraverso quali nuove forme l’Ospedale sarà ancora protagonista della Medicina del domani?
Il progressivo, opportuno spostamento del baricentro assistenziale verso il Territorio impoverirà le strutture ospedaliere o potrà invece rivelarsi una risorsa? E ancora, quali vantaggi deriveranno dall’e-health, la cosiddetta sanità digitale? In che modo sarà possibile coniugare l’innovazione nella gestione dei dati con la protezione della privacy individuale?
Come evolverà la responsabilità degli Operatori sanitari in questo nuovo scenario e in quali nuove forme verrà garantita la sicurezza delle cure?
Sono, queste, solo alcune delle tante domande che si offrono all’attenzione di chi voglia prendere in esame questi processi complessi e in rapida evoluzione, ma che meritano di essere adeguatamente conosciuti e compresi.
Il cuore del problema non è però soltanto conoscere il cambiamento, ma imparare a governarlo. A questo sono chiamate le Direzioni Ospedaliere, cabine di regia di un processo di innovazione che è al contempo sfida e opportunità: sfida per tutti gli Operatori e per la sostenibilità del sistema e preziosa opportunità per entrare già oggi nel domani.
Appropriatezza, integrazione, sostenibilità, qualità, continuità, equità, sicurezza diventano allora parole chiave del cambiamento.
Quale il metodo? Non v’è dubbio che l’Ospedale del futuro lo si debba costruire insieme, con un approccio di sistema, promuovendo percorsi comuni e impegnandosi a lavorare in squadra, integrando professionalità diverse, promuovendo una sintesi efficace tra assistenza e ricerca, con il fine ultimo di offrire al paziente risposte appropriate e basate sulla migliore evidenza scientifica.
La scommessa da vincere è riuscire a dare vita ad un sistema unitario, nel quale non si ragioni più per specialità, ma per percorsi e processi di cura. É in questo modo che l’Ospedale del futuro sarà veramente capace di mettere al centro la persona.
Fondare in tal modo il governo dei processi assistenziali sul “valore uomo” consentirà allora di dar vita ad un sistema aperto, capace di confrontarsi e dialogare al proprio interno e con l’ambiente esterno. Sarà forse in questo modo che si riuscirà a dare vita ad un Ospedale “senza porte”, secondo una felice espressione comparsa alcuni anni fa sul British Medical Journal.
É con queste considerazioni e su questi temi, che il 19 novembre si apre il
44° Congresso Nazionale A.N.M.D.O., ospitato nella bellissima Padova.
Gianfranco Finzi
Presidente Nazionale Anmdo
Ida Iolanda Mura
Segretario Scientifico Anmdo
14 novembre 2018
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