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Pubblico impiego: inaccettabile stralcio intesa dirigenti

di Michele Poerio

19 APR - Gentile Direttore,
riteniamo inaccettabile lo stralcio dell’intesa per i dirigenti ed il conseguente rinvio del rinnovo dei contratti della dirigenza. Non abbiamo sottoscritto in data 15 aprile 2021 l’ipotesi di un accordo di contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva nazionale (2019-2021).
 
L’ipotesi di accordo, dopo quasi due anni di confronto, contempla un rinvio della definizione della composizione delle aree dirigenziali. L’elemento ostativo per un rapido accordo è stato da subito il comma 687 della legge di bilancio n. 145/2018 che colloca il personale dirigenziale PTA nell’area Sanità. Tale collocazione è altrsì ribadita nell’atto di indirizzo.
 
Nel corso del biennio alcune organizzazioni sindacali hanno inutilmente cercato di fare emendare il comma 687 presentando anche di recente emendamenti ad alcuni decreti legge in materia di sanità. Come Confedir confermiamo quando già dichiarato da sempre: il rinnovo dei contratti deve essere contestuale sia per i comparti che per le aree superando così la prassi di iniziare le trattative dal solo comparto delle funzioni centrali. Siamo nel 2021 e da oltre un anno l’Italia soffre per la terribile pandemia da covid 19, un’inversione di rotta anche di questa parte della PA e di parte sindacale è doverosa.
 
Non possiamo continuare a replicare prassi datate, ultraventennali. Sosteniamo che debbano essere rinnovati per primi quei contratti pubblici che da oltre un anno sono in prima linea nella lotta alla emergenza sanitaria (sanità, scuola, forze dell’ordine). Il testo del CCNQ è insoddisfacente perché ad eccezione di piccole modifiche, nella sostanza, ripropone l’assetto dei comparti e delle aree del 2016, non affrontando le criticità emerse in alcuni settori tra cui istruzione, ricerca, sanità.
 
Serve un inizio sincrono delle trattative per tutti i tavoli negoziali perché alcuni temi (relazioni sindacali, lavoro agile, permessi, area delle alte professionalità, sicurezza sui luoghi di lavoro) sono trasversali a tutto il personale dirigenziale. Serve una apposita area di contrattazione su cui abbiamo avanzato anche proposte legislative. Come Confedir auspichiamo che la rigidità del testo dichiarata durante al riunione del 15 aprile possa essere superata, occorre riaprire le trattative per una rapida ridefinizione della composizione delle aree dirigenziali in vista del rinnovo del CCNL anche dei dirigenti.
 
prof. Michele Poerio
Segretario nazionale CONFEDIR e presidente FEDERSPEV
                   

19 aprile 2021
© Riproduzione riservata

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