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Intervista a Maria Antonietta Barracciu, responsabile del Centro di Senologia: “Aderire allo screening migliora la vita”

di E. C.

27 GEN - Il Centro di senologia e screening mammografico, trasferito ieri dal Binaghi ai nuovi locali rinnovati del San Giovanni di Dio, è tra i più noti della Assl cagliaritana per i progetti di screening che annualmente propone, oltre ad offrire un servizio sanitario di esami di senologia, mammografia, ecografia. Nei primi 9 mesi del 2019, i Centro ha eseguito 13000 mammografie di Screening, 2000 approfondimenti degli esami di screening (ecografie, tomosintesi, biopsie), 6000 prestazioni per quanto attiene la senologia diagnostica (mammografie ed ecografie mammarie).

In questa intervista a Maria Antonietta Barracciu, Responsabile del reparto, che fa capo alla Radiologia del P.O.R. Binaghi, un approfondimento sull’attività del Centro.

Dottoressa Barracciu, come sono organizzate le attività del Centro?
Le attività svolte dal centro di Senologia sono duplici: da un lato le prestazioni di mammografie di screening che sono rivolte a donne asintomatiche, di età compresa tra i 50 e 69 anni, con cadenza biennale; dall’altro quelle di senologia clinica, che  sono  rivolte alla popolazione femminile che si presenta spontaneamente per eseguire mammografie ed ecografie mammarie (donne sintomatiche, donne operate di tumore al seno, donne con età diversa dal target dello screening, donne con familiarità per tumore mammario, uomini sintomatici etc.).

Lo screening è una attività diagnostica organizzata e periodica rivolta a donne sane asintomatiche al fine di effettuare una diagnosi di carcinoma mammario in stadio precoce e di offrire trattamenti adeguati, con l’obiettivo di ridurre la mortalità da carcinoma mammario. L’offerta della mammografia attraverso lo screening organizzato, rivolto in modo attivo a tutta la popolazione di una determinata fascia d’età (50/69 anni), favorisce l’equità di accesso anche per le donne più svantaggiate o meno consapevoli dell’importanza della prevenzione secondaria.

I programmi di screening, dal momento della loro istituzione, in tutto il mondo hanno determinato: una migliore prognosi dei tumori individuati con lo screening; una riduzione della mortalità di circa 28-30 %; una riduzione degli interventi demolitivi a favore di trattamenti di tipo conservativo; una migliore qualità della vita.

Nel centro, chiamato precedentemente Unità di Refertazione Centralizzata (URC), vengono lette sia le mammografie di screening eseguite in sede, che quelle provenienti dalle sedi periferiche (Muravera, Senorbì, Isili, Quartu Sant’Elena). La lettura avviene in doppio cieco; se l’esame è negativo, la donna riceverà una lettera con il risultato e verrà richiamata dopo due anni. In caso di discordanza tra radiologi, situazioni anatomiche particolari (quali mammella densa), necessità di tomosintesi, proiezioni aggiuntive o in caso di sospetto tumore, la donna verrà richiamata per gli approfondimenti. Alla fine dell’iter, a seconda del risultato, sarà richiamata dopo due anni o inviata ad un reparto di Chirurgia, per il trattamento del caso.

Per le prestazioni di screening mammografico, il Centro screening di via Romagna (n° verde 800728259, orario dal lunedì al venerdì 10-13) invia una lettera a tutte le donne residenti nel territorio, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, con la data, l'orario e la sede dell'appuntamento. Se effettuato in seguito a questo invito, l'esame è gratuito e non occorre la richiesta del medico.

La prestazione invece di senologia diagnostica prevede: visita senologica, mammografia ed ecografia. Al termine della procedura viene rilasciato un referto. In caso di sospetto tumore, si procede, come per lo screening, agli esami di approfondimento; se il sospetto viene confermato, la donna viene  inviata ad un reparto di Chirurgia/ Oncologia/ Radioterapia. Al di sotto dei 40 anni, per questioni anatomiche mammarie, la diagnostica più affidabile è l’ecografia (seguita o meno da mammografia, a giudizio del Radiologo); al di sopra dei 40 anni è la mammografia. Per la senologia clinica (mammografia ed ecografia) le prenotazioni avvengono tramite CUP (070 474747).

Questo periodo di emergenza sanitaria dovuto al Covid-19 ha creato non pochi problemi in numerosi reparti. Come avete affrontato nel Centro la pandemia?
Purtroppo, come tutti i servizi sanitari, abbiamo subito un periodo di completo arresto, dal 10 Marzo sino ai primi giorni di Luglio. Abbiamo assicurato solo le urgenze improcrastinabili. Dopo la riapertura abbiamo adottato tutte le procedure aziendali di contrasto all’epidemia, con utilizzo di tutti i dispositivi di prevenzione, distanziamento tra gli appuntamenti per poter procedere alle sanificazioni previste, pre-triage telefonico e triage all’atto dell’accettazione della paziente. Inutile dire che tutto questo ha ridotto la performance dell’attività (tutti i tempi di esecuzione degli esami sono stati gravati da un tempo aggiuntivo di circa 15 minuti per le procedure di sanificazione).

Ci sono state difficoltà nel trasferimento del Centro all’ospedale San Giovanni di Dio, la nuova struttura ha mantenuto lo spazio che gli era stato dedicato al Binaghi?
Grazie alla task force costituita dai Servizi Tecnici AOU e ATS, dell’Ingegneria Biomedica ATS, dei Servizi Informatici ATS, della Logistica ATS, il trasferimento è stato sostanzialmente rapido e meno gravoso del previsto. Gli spazi messi a disposizione dall’AOU sono adeguati all’attività, nel nuovo Centro sono presenti tutte le apparecchiature e gli spazi dei precedenti locali.

Quali investimenti ritiene possano ulteriormente sviluppare il Centro ed il servizio che offre, in cosa impegnerebbe allo stato attuale un eventuale contributo di risorse?
Sicuramente in un sistema ecografico automatizzato, noto come ABUS, che consente uno studio ecografico tridimensionale della mammella, aumentando del 15% l’accuratezza diagnostica. Poi una Risonanza Magnetica dedicata alla mammella, con bobine performanti (almeno 16 canali) e con sistema di biopsie RM guidate. In questo modo chiuderemo del tutto il ciclo diagnostico; attualmente i nostri esami di approfondimento sono rappresentati dall’ecografia mammaria, tomosintesi, biopsie ecoguidate e biopsie stereotassiche con guida mammografica in tomosintesi  (attualmente unico centro in Sardegna). Con la Risonanza Magnetica completeremo il ciclo diagnostico all’interno dello stesso Centro; le pazienti saranno successivamente indirizzate ai centri di Chirurgia/ Oncologia/Radioterapia, per le cure del caso.

Quante donne si rivolgono annualmente al vostro reparto?
I dati di attività annuali del Centro, precedentemente localizzato prima in Via Romagna e poi al P.O.R. Binaghi, sono riferibili al 2019, in quanto, nel 2020, in seguito all’epidemia in corso, l’attività ha dovuto subire degli arresti.

Nel 2019 sono state eseguite 13000 mammografie di Screening, 2000 approfondimenti degli esami di screening (ecografie, tomosintesi, biopsie), 6000 prestazioni per quanto attiene la senologia diagnostica (mammografie ed ecografie mammarie). Tali prestazioni si riferiscono a 9 mesi di attività, poiché a Ottobre 2019 il Centro situato in Via Romagna è stato trasferito al  P.O R. Binaghi, nel quale le attività sono iniziate a metà Gennaio 2020.

A partire da quale età coinvolgete le donne per gli screening di prevenzione per il tumore al seno (con mammografia)?
Le mammografie vanno eseguite di regola dopo i 40 anni, con cadenza annuale dai 40 ai 50 anni, biennale dai 50 ai 70 anni. Prima di quell’età, per questioni anatomiche mammarie, l’esame di prima istanza è l’ecografia mammaria. La mammografia verrà eseguita, se necessaria, su indicazione del medico mammografista che effettua l’ecografia.

Un messaggio alle tante donne/pazienti che con la pandemia in corso si sentono restie ad avvicinarci all’ospedale per i controlli di prevenzione o per quelli programmati….
Le Signore possono stare tranquille. Gli ingressi all’ospedale sono controllati, viene misurata la temperatura e si esegue sanificazione delle mani. Il percorso all’interno dell’ospedale è rigorosamente possibile solo se dotati di mascherina. Arrivati al Centro si esegue il triage, dove vengono poste una serie di domande volte ad escludere infezioni in  corso o eventuali contatti. La sala d’attesa presenta le poltroncine adeguatamente distanziate. Gli operatori sono tutti dotati di dispositivi di protezione e dopo ogni esame avviene sanificazione dei dispositivi e sanificazione delle apparecchiature.

Posso affermare che oramai l’ ospedale è il posto più sicuro nel quale recarsi. Un messaggio breve alle Signore è quello di aderire all’invito  all’esecuzione delle mammografie di screening e, per le Signore non in età di screening, di rivolgersi alla Senologia Diagnostica. La mammografia è l’ unica metodica capace di identificare il tumore in fase precoce; questo si traduce in guarigione nell’ 85%/90% dei casi.

Pertanto, care amiche, scegliete la salute e la vita, aderite ai programmi di prevenzione.
 
E. C.

27 gennaio 2021
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