Codacons: "Studiamo azioni risarcitorie in favore dei cittadini coinvolti"
26 MAR - Dopo la relazione dell’Istituto Superiore di sanità depositata oggi, secondo cui una discarica di veleni tossici dell’ex polo chimico Montecatini Edison di Bussi avrebbe contaminato l’acqua distribuita a circa 700mila persone senza alcun controllo, coinvolgendo persino a ospedali e scuole, il Codacons affila le armi legali. "I risultati di questa ricerca non lasciano spazio all’immaginazione – spiega l’associazione – 700mila cittadini abruzzesi sono stati costretti ad utilizzare acqua velenosa, con gravissimi rischi per la propria salute. La popolazione locale ha diritto ora ad essere risarcita non solo per la mancata informazione loro resa, ma anche e soprattutto per i gravissimi pericolosi corsi, considerata la tossicità delle sostanze contenute nell’acqua".
Per tale motivo il Codacons sta studiano le azioni da intraprendere in favore dei 700mila cittadini coinvolti dallo scandalo, allo scopo di far ottenere loro un risarcimento fino a 10mila euro a famiglia.
26 marzo 2014
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