Bolzano. Anziani assistiti a casa dal "Grande Fratello"
Trenta anziani saranno protagonisti della sperimentazione di un nuovo sistema di monitoraggio e assistenza tramite collegamento aiudio-video nel loro domicilio nel capoluogo Alto Atesino. Collegati 24 ore su 24 con operatori, oltre ad essere monitorati, riceveranno anche consigli e assistenza in diretta .
04 OTT - Un progetto da "Grande Fratello" quello che coinvolgerà 30 anziani della città di Bolzano, che per sei mesi saranno "spiati" in casa da un sistema computerizzato che invierà informazioni sulla loro salute a una centrale di controllo. Da lì riceveranno anche suggerimenti sugli esercizi da fare per tenere allenati corpo e mente.
Tutto questo avverrà nell'ambito del nuovo sistema di telemedicina e telemonitoraggio messo a punto da IBM e Dr. Hein GmbH (azienda impegnata di ausili e soluzioni tecnologiche in sanità) sulla base dell’accordo strategico siglato tra IBM, la città di Bolzano e il TIS innovation park alla fine del 2009.
Obiettivo dell’iniziativa, denominata "Abitare Sicuri - Sicheres Wohnen", è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini anziani che necessitano di assistenza domiciliare facendo ricorso alle tecnologie. Una sanità "più intelligente" che permetta, al tempo stesso, il contenimento della spesa pubblica attraverso l’uso di strumentazioni informatiche.
Il sistema si basa su una rete di sensori zigbee integrati, che trasmettono dati relativi agli anziani e all’ambiente domestico che li circonda grazie ad un’architettura tecnologica basata su Websphere Application Server, DB2 e MQ Telemetry Transport per la messaggistica. Le informazioni raccolte vengono così visualizzate su un cruscotto nella sala di controllo e veicolate su dispositivi mobili Android ad un operatore via e-mail, sms o twitter.
Allo stesso tempo, l'anziano potrà entrare in contatto diretto con gli operatori, ricevendo consulenze sulla salute ma anche suggerimenti su una serie di attività, tra cui istruzioni sugli esercizi fisici da svolgere, esercizi per allenare la mente. I dati saranno raccolti e analizzati nella sala di controllo e, se necessario, un team dedicato del Dipartimento dei Servizi Sociali di Bolzano verrà allertato e potrà intervenire.
Metà degli anziani protagonisti della sperimentazione comunicherà attraverso sistemi touch screen, l’altra metà attraverso device mobili.
“Il 22,6% dei cittadini di Bolzano ha più di 65 anni e vuole restare il più a lungo possibile nella propria casa", ha affermato Michela Trentini, Direttore Ufficio Pianificazione Sociale del Comune di Bolzano, spiegando che l’obiettivo è "costruire un sistema che permetta agli anziani di farlo, garantendo ai famigliari che i loro cari siano a casa sicuri e tranquilli”.
04 ottobre 2010
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