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Liberalizzazioni. Rossi (Toscana): “Con apertura a società di capitali snaturati ruolo e autonomia delle farmacie”


E' il monito lanciato dal governatore nel corso di un incontro promosso dall'unione regionale toscana dei farmacisti titolari. Valutazioni anche sull'ipotesi di riduzione delle Asl a tre macroaree. "La riforma è necessaria e ci dobbiamo provare perchè l'obiettivo è troppo importante".

02 MAR - "Non mi convince l'apertura alle società di capitali e l'eliminazione del limite di quattro farmacie per società, che aprirebbe la strada ai grandi capitali e snaturerebbe l'autonomia e il ruolo della farmacia come presidio sociale e sanitario del territorio e il suo rapporto con i cittadini. Se la legge si farà in questi termini, quando dovrò esprimere un parere mi dirò contrario". Così il presidente della Regione Enrico Rossi si è espresso sul disegno di legge del ministro Guidi sulla concorrenza, durante un incontro promosso al Palacongressi di Firenze da Urtofar, l'unione regionale toscana dei farmacisti titolari.

Non cedere sulla questione delle Spa non vuol dire, secondo Rossi, rinunciare a razionalizzare. "Uno scenario come l'attuale – spiega Rossi - che vede il Pil regredito di 8 punti e un taglio di bilancio di 570 milioni su poco meno di 8 miliardi e mezzo complessivi, ci obbliga a spendere meno, anche in sanità. Dal momento che in Toscana non vogliamo aumentare le tasse, quello che possiamo fare è lavorare con ancora maggior decisione sugli sprechi, eliminare doppioni e privilegi, fare meno centri ma più qualificati, sfoltire i primariati dando così più spazio ai giovani, diversificare sul territorio concentrandoci sulla qualità. Perchè devono esistere, ad esempio, 8 cardiologie interventiste nell'area centrale della toscana? Tutte le Unità operative universitarie o ospedaliere hanno una casistica adeguata? Solo analizzando a fondo questi aspetti potremo uscire nella sfida che ci poniamo di tagliare il 7% della spesa senza nulla togliere nella risposta ai cittadini".

Per questo sforzo la Regione chiede la collaborazione di tutti i soggetti del mondo sanitario. Anche i farmacisti, ha ricordato Rossi, saranno chiamati a confrontarsi con la proposta di riforma e a dare il loro contributo nelle prossime settimane.  Anche sull'ipotesi di riduzione delle Asl a tre macroaree, Rossi spiega che la Regione intende andare avanti "La riforma è necessaria e ci dobbiamo provare – spiega – perchè l'obiettivo è troppo importante: dobbiamo far transitare questo sistema sanitario e tutte le conquiste fatte attraverso la crisi, per riconsegnarlo alle generazioni future, evitando che la crisi conduca verso una privatizzazione che escluderebbe molti cittadini da un diritto fondamentale. E' una sfida enorme, ma credo che, insieme, ce la possiamo fare".

02 marzo 2015
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